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16 Febbraio 2014 STORIA
di Mairav Zonszein la Voce di Fiore
TROPPI CAMMELLI NELLA BIBBIA: SICURAMENTE E' STATA RISCRITTA
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tempo di lettura previsto 3 min. circa

"Troppi cammelli così la Bibbia è stata riscritta"

Una ricerca rivela che i camelidi domesticati arrivarono in Israele nel 930 a.C. circa, molti secoli dopo rispetto a quanto narrano i testi sacri.

Una nuova ricerca pubblicata da due archeologi dell'Università di Tel Aviv dimostra che nel Mediterraneo orientale i camelidi non furono domesticati prima del X secolo a.C. - ovvero, vari secoli dopo rispetto a quanto afferma la Bibbia.

Esistono teorie contrastanti riguardo la datazione della Bibbia, ma questo studio indica che fu scritta molto più tardi rispetto agli eventi che descrive. La ricerca quindi confermerebbe studi precedenti che hanno messo in discussione l'affidabilità dei testi sacri come documenti storici.

La contraddizione è emersa incidentalmente durante la ricerca - pubblicata su Tel Aviv: Journal of the Institute of Archaeology of Tel Aviv University - che invece riguarda l'introduzione dei dromedari nei siti israeliani di lavorazione del rame della valle di Aravah.

Patriarchi in sella

L'Antico Testamento parla di "cammelli" in una cinquantina di occasioni, riferendosi più esattamente al dromedario, il camelide a una sola gobba che ancora oggi è strettamente collegato all'iconografia del Medio Oriente. Le storie dei patriarchi Abramo, Giuseppe e Giacobbe comprendono descrizioni dei dromedari domesticati. Genesi 24:10 e 11, ad esempio, recita: "Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò nel Paese dei due fiumi, alla città di Nacor. Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere".

Basandosi su passaggi biblici, informazioni archeologiche emerse dagli scavi condotti nella città sumera di Ur (nell'odierno Iraq) e dalle tavolette di argilla rinvenute a Mari (nell'attuale Siria), gli storici collocano questi eventi tra il 2000 e il 1500 a.C.

Ma gli archeologi istraeliani Erez Ben-Yosef e Lidar Sapir-Hen, basandosi sulle datazioni al radiocarbonio delle testimonianze archeologiche, collocano la comparsa dei camelidi domesticati nel Levante in un periodo decisamente più tardo.

"Analizzando le evidenze archeologiche dai siti di produzione del rame della valle di Aravah siamo stati in grado di stimare la data di questo evento in termini di decenni anziché di secoli", afferma Ben-Yosef.

La ricerca è riuscita a "restringere l'arco di tempo dell'arrivo del dromedario domestico a 30 anni", dice il paleoarcheologo Sapir-Hen, "ed è compreso tra il 930 e il 900 a.C."

Rame e dromedari

La valle di Aravah si trova al confine tra Israele e Giordania, e va dal Mar Morto al Golfo di Aqaba nel Mar Rosso. Quest'area è stata al centro di un'importante produzione di rame iniziata attorno al XIV secolo a.C. e finita nel IX secolo a.C.

Gli archeologi hanno rinvenuto una notevole quantità di resti di dromedario solo negli strati che vanno dagli ultimi trent'anni del X secolo fino a tutto il IX secolo d.C.

I resti appaiono in maniera abbastanza improvvisa, e coincidono con i profondi cambiamenti nell'industria metallurgica avvenuti contemporaneamente all'invasione della regione da parte del sovrano egizio Sheshonq I (chiamato Shishak nella Bibbia), avvenuta nel 925 a.C.

L'interrogativo degli archeologi è: i due eventi sono collegati? Dopo la conquista egiziana dei regni di Giuda e Israele, è possibile che la produzione di rame sia stata riorganizzata anche con l'impiego di dromedari, un sistema di trasporto più efficiente degli asini e muli usati precedentemente.

Ciò avrebbe avuto delle importanti ripercussioni economiche e sociali sul Levante, consentendo a questa regione di affacciarsi su altre zone al di là del deserto, con cui in precedenza non era mai stata in contatto.

Selvatici e domesticati

In base alle evidenze archeologiche, i dromedari furono probabilmente domesticati nella Penisola Arabica all'inizio del primo millennio avanti Cristo. La Penisola Arabica confina con la valle di Aravah, che avrebbe costituito una zona di passaggio quasi obbligata per gli animali verso il Levante, tanto che Ben-Yosef e Sapir-Hen ritengono che i dromedari domesticati sepolti nella valle siano stati fra i primi a lasciare l'Arabia.

Nella valle di Aravah sono state rinvenute tracce di dromedari anche più antichi, forse perfino antecedenti al Neolitico (circa 9.700 a.C.) ma si tratta di animali selvatici: i loro resti non mostrano tracce di domesticazione, come ad esempio l'usura delle ossa causata dal trasporto di carichi pesanti.