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26 Dicembre 2001 ARCHEOLOGIA
Telegraph.co.uk
Un´analisi geofisica trova una grande città che era la Dover dei suoi giorni
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Una città a lungo dimenticata, che una volta si trovava all´ingresso della Inghilterra Romana è stata riscoperta dagli archeologi.

L´insediamento di 50 acri a Richborough, Kent – uno dei porti più importanti nel corso dei primi anni dell´occupazione, includeva numerosi templi ed un anfiteatro dalla forma insolita.

Esistono prove molto remote dell´occupazione di Richborough, che era principalmente conosciuto, fino ad oggi, per i resti di un forte romano costruito nel terzo secolo.Ma l´estensione di strade, costruzioni e recinti precedentemente sconosciuti ha sorpreso i ricercatori che portavano avanti l´indagine al sito.

Richborough, o Rutupiae come era conosciuto in tempi romani, si trova attualmente parecchie miglia nell´entroterra. Ma 2000 anni or sono, giaceva lungo il Canale di Wantsum, uno stretto di acque calme, ampio tre miglia, che separa l´Isola di Thanet dalla terraferma.

Il Wantsum era un importante punto di passaggio per le navi, e offriva una rotta sicura ed alternativa tra il canale Inglese e l´estuario del Tamigi. Col passare del tempo l´accumulo di detriti ha spinto indietro la linea costiera tre miglia verso ovest ed ha unito l´isola di Thanet alla terraferma.

All´inizio dell´anno, l´Ente Inglese per il Patrimonio Culturale ha condotto un´analisi lunga un mese per mezzo di un magnetometro, al fine di esaminare il sito attorno al forte di Richborough.

I dati rilevati al magnetometro segnalano anche le più piccole variazione nel campo magnetico terrestre, e permettono di determinare se il suolo contenga tracce di materiali bruciati. Louis Martin, un geofisico dell´Ente per il Patrimonio al lavoro al sito, ha detto: "Eravamo certi dell´esistenza di reperti sostanziali, ma non riuscivamo a mettere insieme la figura intera."

"Sapevamo che era esistito un insediamento attorno all´anfiteatro, per via di precedenti ricerche condotte all´inizio dell´anno, ma speravamo di trovare nuovi elementi in relazione all´intero sito. L´insieme di anomalie nel progetto di costruzione suggerisce che devono essere esistite fasi differenti e successive nell´occupazione di Richborough."

La ricerca evidenzia il centro d´attività lungo la rotta della Watling Street, la strada romana che correva da Richborough attraverso Londra e fino a Wroxeter.

Il gruppo ha anche portato avanti un´indagine geofisica di un anfiteatro a sud del forte che era stato già parzialmente esaminato nel XIX secolo.

Le scoperte dei resti di due enormi masse solide su entrambe i lati dell´arena suggeriscono che potesse avere due ingressi ad arco su entrambe i lati, così come nelle entrate principali alle due estremità, una struttura piuttosto inusuale in Inghilterra.

"Ci sono elementi che permettono di pensare che ci fosse una sorta di base di addestramento per militari. La maggior parte delle interpretazioni ritiene che Richborough fosse essenzialmente una base militare ed un porto" ha riferito Martin.

"Si pensava che ci fossero poche case ma certo non si aveva idea della reale estensione dell´insediamento".

Una possibilità intrigante è che navi e moli romani siano seppelliti ad est del forte.

Rutupiae era una città abitata e divenne la Dover dei suoi gironi, il più famoso porto d´accesso in Inghilterra.

I romani arrivarono nel 43 d.C. sotto l´Imperatore Claudio, probabilmente lungo la costa di Richborough. Il sito divenne il più importante stanziamento dell´esercito romano.

Per l´85 d.C., le aziende agricole inglesi fornivano la maggior parte del grano necessario ai romani, e così non fu più a lungo necessario importare così tanto cibo. La città fu ricostruita e divenne un ampio abitato, oltre che un porto.

L´importanza della città a quel tempo è sottolineata da un monumentale arco alto 25 iarde e da numerose statue di bronzo che vi si trovano. L´arco simboleggia l´ingresso in Inghilterra e fu scolpito nel marmo importato da Carrara.

Rutupiae divenne conosciuta attraverso l´Europa come il porto d´accesso all´Inghilterra ed appariva sulla mappe delle rotte romane.

"L´arco monumentale era l´accesso dell´Inghilterra. Ci sono discussioni riguardo il modo in cui l´invasione concretamente ebbe luogo, ma è sicuro che divenne in modo definitivo il maggior porto d´accesso negli anni che seguirono" riferisce Martin.

Nella seconda metà del secondo secolo la città declinò, mentre Canterbury e Londra si accrebbero mediante contatti diretti con il Continente. Fu solo per la minaccia di incursioni da parte dei Sassoni, degli Angli e degli Juti che l´esercito romano tornò al sito.

Il forte fu preferito alla città, parte della quale fu demolita. L´anfiteatro potrebbe essere stato costruito proprio in questi anni. Per il quinto secolo il forte non era più in uso.