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10 Settembre 2012 ARCHEOLOGIA
di Alfonso Piromallo http://napoli.repubblica.it
Pompei, crollo nella notte Cede trave nella Villa dei Misteri
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tempo di lettura previsto 3 min. circa

Si tratta di un'asse che reggeva il tetto dell'antica abitazione romana e che era stata fissata durante un'operazione di restauro negli anni 70. La zona del nuovo incidente era aperta al pubblico. Secondo gli esperti una tragedia sfiorata. Il ministero: "Nessun danno ad affreschi e decorazioni".

Ennesimo crollo all'interno degli scavi di Pompei, dopo il cedimento del muro di cinta di una delle Domus avvenuto ad aprile. La scorsa notte una delle travi in legno di circa 4 metri che reggono il peristilio di Villa dei Misteri, negli scavi archeologici di Pompei, è caduta. L'elemento sosteneva il tetto in tegole della villa, che non è in pericolo. La trave era stata collocata nella Domus durante una delle operazioni di restauro avvenuta negli anni 70 come hanno confermato il Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro e il Segretario generale del Ministero dei beni culturali, Antonio Pasqua Recchia che poi ha aggiunto: "La caduta della trave non ha prodotto nessun danno agli affreschi e all'apparato decorativo".

Il ritrovamento. Il crollo e il successivo ritrovamento sono avvenuti durante la notte. "I colleghi - ha affermato uno dei custodi - ci hanno detto di avere trovato la trave a terra durante uno dei giri di controllo che periodicamente si fanno durante le ore notturne". Gli esperti ritengono che sia stata una "fortuna" che il cedimento sia avvenuto mentre il sito era chiuso, se fosse accaduto di giorno, durante il normale orario di visite, poteva essere una tragedia. "L'area - ha affermato la direttrice degli scavi, Grete Stefani - è stata inibita ai visitatori per motivi di sicurezza ma comunque i rischi per l'incolumità dei turisti sono praticamente inesistenti".

Gli interventi. Se è vero che la struttura da cui si è staccata la trave non ha nessuna rilevanza storica è vero anche che questa cadendo, avrebbe potuto "sfregiare" la parete affrescata sottostante e questo riaccende l'attenzione sul bisogno di fitti controlli e di un'assidua manutenzione per garantire uno dei siti archeologici tra i più importanti al mondo. La dottoressa Stefani, che ha assunto l'incarico da qualche giorno, ha commentato lo stato di salute degli scavi, invocando un potenziamento della sua squadra: "Al momento mi sentirei di chiedere solo più personale per questo splendido sito".

La prossima settimana inizieranno i sopralluoghi per la ricollocazione della trave caduta che era in parte marcia a causa delle infiltrazioni d'acqua. Previsto anche un controllo di tutte le altre travi che sostengono il tetto in tegole della domus.

Intanto un sopralluogo condotto dai carabinieri del comando di Pompei e dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Napoli ha confermato che "non c'è stato alcun danno alle strutture archeologiche nè alle coperture".

LO SPECIALE: Pompei, il tesoro dimenticato

La polemica. Ad avanzare l'ipotesi di una cattiva manutenzione del sito è il presidente dell'Osservatorio patrimonio culturale, Antonio Irlando: "Considerato che nel 2005 viene pubblicato un bando - afferma - che si riferisce al restauro delle coperture della Villa dei Misteri di Pompei, per circa un milione di euro, c'è da chiedersi se sono stati effettuati tutti i necessari interventi per metterle in sicurezza".

La storia. Costruita nel II secolo avanti Cristo sul pendio verso il litorale, la Villa dei Misteri - come spiegato sul sito della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei - fu ristrutturata verso il 60 avanti Cristo e poi nel I sec. dopo Cristo: è una delle oltre 100 ville scoperte nell'area vesuviana, di solito legate allo sfruttamento agricolo, ma anche alla moda delle classi elevate di avere un 'rifugio' fuori città, ove ricreare un ambiente pervaso di cultura greca.

La mappa dell'area archeologica

I precedenti. Non è la prima volta che gli scavi archeologici di Pompei vengono colpiti dal peso dei secoli, delle intemperie e dell'incuria. Negli ultimi due anni si sono susseguiti crolli di muri, cedimenti di pilastri e sbriciolamenti di intonaci. Uno di questi avvenimenti, il crollo dell'Armeria dei gladiatori, portò alle dimissioni dell'allora ministro della cultura Sandro Bondi.