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14 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
BBC News online
LA NUOVA ZELANDA RIPRODUCE STONHENGE
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Incorniciata tra le colline verdeggianti della regione neozelandese di Wairarapal, si trova la più recente "Stonehenge" del mondo, ma i suoi henge non sono semplici pastiche.

Invece la Stonehenge Aotearoa, che ha aperto lo scorso weekend, è un adattamento in piena scala dell´antenato della Piana di Salisbury, costruito per gli abitanti degli antipodi.

Lo scopo della nuova Stonehenge è aiutare i popoli a riscoprire le basi dell´astronomia.

"Si possono leggere quanti libri si vuole sul modo in cui si muovono il sole e la luna, come la gente usava le stelle per navigare, o per prevedere le stagioni" ha dichiarato Richard Hall, presidente della Società Astronomica di Phoenix, che ha curato la costruzione della struttura. "Ma stare qui, tra gli henge, ed averne l´esatta percezione, è una cosa molto diversa. Diventa molto più semplice da comprendere" ha dichiarato.

Per costruire la Stonehenge di Aotearoa, circa un´ora di viaggio dalla capitale della Nuova Zelanda, Wellington, la società ha ricevuto un finanziamento governativo di 56, 500 dollari neozelandesi.

I volontari della società astronomica hanno offerto 11, 000 ore di lavoro nel corso degli oltre 18 mesi della costruzione degli henge.

Il risultato dello sforzo è un circolo composto da 24 piloni eretti e travi trasversali di collegamento, di 30 metri di diametro complessivo e circa 4 metri di altezza. Al centro del circolo si trova un obelisco di 5 metri di altezza, l´occhio del quale punta al polo sud celeste.

Inserito in un accurato mosaico che corre dall´obelisco lungo il meridiano, si trova un´analemma di 10 metri, la raffigurazione degli otto percorsi che il sole traccia in un anno.

All´esterno del circolo degli henge si trovano sei pietre erette, ad indicare i punti della levata e del tramonto del sole agli equinozi e solstizi.

Per costruire gli henge di Aotearoa (il nome maori per la Nuova Zelanda), gli astronomi si sono assicurati che la loro disposizione indicasse le stelle e le costellazioni che i navigatori polinesiani usarono nel loro viaggio epico attraverso l´Oceano Pacifico, e vi hanno incorporato il sapere Maori.

LE SPALLE DI UN GIGANTE

All´apertura dell´henge, il Professor Alan MacDiarmid, premio nobel originario di Wairarapa, ha dichiarato: "Siamo tutti in piedi sulle spalle dei giganti. Giganti di 500 anni or sono, giganti del sapere Maori delle ultime centinaia di anni, e l´emergere del sapere del XXI secolo."

Ma il gruppo neozelandese ha dovuto discostarsi dalle tecniche usate dagli antichi, perché avrebbero richiesto troppo tempo e sarebbero state troppo costose.

Invece il gruppo di lavoro della società ha ricavato gli henge ed i travi da frammenti di legno, coprendoli poi con tavole di cemento e viti, e murando in ultimo la struttura.

All´interno, con un occhio alle manifestazioni ed ai matrimoni che vi si potranno tenere, le pietre sono state anche dotate di una buona acustica.

Un vantaggio degli henge della Nuova Zelanda, ha spiegato Geoff Austin, professore di geofisica dell´Università di Auckland e capo dell´Istituto di Fisica della Nuova Zelanda, è che i visitatori potranno esplorare la struttura in profondità.

INTERPRETAZIONE DIFFICILE

"L´originale è piuttosto difficile da comprendere e, al momento presente, non è neppure consentito camminare nei pressi, così che questa ricostruzione è molto più accessibile" ha spiegato.

E seppure gli henge rappresentino l´antica astronomia, sono anche parte dello sforzo della Società Astronomica di Phoenix.

Vi è già un osservatorio ricreativo al sito di Wairarapa ed un osservatorio di ricerca in costruzione, tutti animati dal desiderio di rendere l´astronomia accessibile a tutti.

"Si può imparare di giorno, si può imparare di notte. Si può arrivare qui per ogni evento speciale" ha dichiarato il direttore dei lavori Kay Leather.

"E´´ emozionante guardare il sole che sorge, un solstizio o un equinozio seduti sulla cima di una delle pietre. E´ davvero... fantastico."

TAG: Stonehenge