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27 Gennaio 2003 ARCHEOLOGIA
NZ Herald
Continua la tradizione di Aotearoa
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Nuove evidenze scientifiche sostengono i tradizionali racconti Maori secondo i quali la Nuova Zelanda (Aotearoa – Terra della Nuvola Bianca nella lingua dei primi indigeni) fu abitata circa 30 generazioni or sono.

Un gruppo internazionale guidato dal Professore Associato David Lowe della Waikato University ha fissato il periodo della maggiore eruzione vulcanica in 1000 anni di storia del paese, presso il Monte Tarawera, all´inverno del 1314, con un errore di una dozzina d´anni.

L´eruzione ha diffuso uno strato di ceneri dal Northland fino alla Baia di Hawkes. Vi sono tracce che i popoli potrebbero avere cominciato a bruciare le foreste proprio poco prima dell´eruzione, ma nessun artefatto umano è stato trovato sotto lo strato di cenere.

Il gruppo di lavoro del Professor Lowe ha concluso che i popoli non possono essersi stanziati in Nuova Zelanda che 50 anni prima dell´eruzione, ovvero prima del 1250 circa.

Più tardi di quanto la maggior parte degli esperti sostenga. Un sondaggio svolto nel corso della Conferenza dell´Associazione Archeologica della Nuova Zelanda nel 1988, ha rilevato che circa il 95 per cento degli archeologi ritenesse che i popoli arrivarono in loco prima del 1100.

Un nuovo sondaggio lo scorso aprile, pubblicato sull´ultima edizione del Giornale di Archeologia Neozelandese, ha rilevato che la stima media si aggirasse intorno al 1150.

Ma la data del professor Lowe del 1250-1300 è più in linea con quello che gli studiosi Maori stimano sulle basi delle whakapapa, o genealogie, che registrano un numero compreso tra 18 e 25 generazioni, dalle prime canoe al XIX secolo.

I genetisti, guidati dal Professor David Penny alla Massery University hanno anche calcolato, sulla base delle differenze genetiche tra i Maori, che sarebbe stati necessario un numero compreso tra 100 e 200 fondatori primi abitatori, incluse almeno da 50 a 100 femmine, per raggiungere la popolazione stimata di circa 100, 000 elementi per il tempo in cui gli Europei arrivarono, attorno al 1800.

Ciò implica che i primi abitatori arrivarono in numerose canoe, probabilmente diluiti nel corso di molti anni, ciò corrispondendo alle tradizioni iwi del paese.

Un esperto della prima ecologia del paese, il Dr.Matt McGlone della Landcare Research, ha dichiarato che vi sono ormai accertate evidenze che i topi del Pacifico raggiunsero la Nuova Zelanda circa 2000 anni fa, ciò implicando che gli umani la visitarono ben prima di stanziarvisi permanentemente.

E ancora, questo coinciderebbe con la tradizione Maori delle prime visite ad opera di Kupe e successivamente di Toi.

Alcuni scienziati sostengono che le tracce di fuochi nelle foreste suggeriscono che alcuni di questi primi visitatori si fermarono e si stanziarono stabilmente.

Due progetti di ricerca guidati dal Dr. Mike Elliot, ora insegnante alla Whangarei Boy´s High School, hanno individuato fuochi nelle foreste evidentemente provocati dall´uomo, verificatisi circa 1000 anni or sono nella Bay of Islands, e 550 nella Hawkes Bay. Il Dr. McGlone sostiene però che il Dr. Elliot avrebbe avuto un dato erroneo nel primo caso, e nelle Hawkes Bay semplicemente individuato gli effetti ritardati dell´Eruzione del Lago Taupo.

McGlone aderisce all´idea del Professor Lowe secondo cui gli abitatori permanenti non arrivarono fino a poco prima dell´eruzione del Tarawera. "Pressoché tutti accettano che vi furono contatti precedenti. Stiamo soltanto cercando di definire i dettagli" ha dichiarato McGlone.

"Una delle cose realmente eccitanti è che più si procede nel lavoro, e più si trova conferma della sensatezza delle tradizioni storiche Maori."