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28 Maggio 2011 ARCHEOLOGIA
Fabrizio Barabesi Corriere di Como
Dopo quattro anni di lavori rinasce il Castello Baradello
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nvestiti oltre 2 milioni di euro

Quattro anni di interventi. Oltre due milioni di euro investiti. Un lungo lavoro necessario per restituire ai comaschi, completamente restaurato, il Castello Baradello e riportare all'antico splendore l'area verde a ridosso della torre medioevale.

"Il prossimo 19 giugno - spiega il presidente del Parco Spina Verde, Giorgio Casati - con una festa e una processione in costume che salirà fino in cima alla collina, presenteremo la nuova veste del Baradello". Numerosi gli interventi.

"Abbiamo realizzato un nuovo sistema di illuminazione, curato il verde, ripiantumato molti alberi, restaurato la torre e la prima cerchia muraria".

Parte delle risorse sono state utilizzate anche per rifare un tratto di strada dopo che una frana, staccatasi nell'aprile 2010, aveva reso impraticabile l'area.

"Si tratta di 200mila euro - dice Casati - spesi, dopo lo smottamento, per riparare i danni causati a un cantiere esistente nella zona. Cifra che abbiamo chiesto, come risarcimento, all'assicurazione del Comune di Como visto che il punto originario della frana era sul territorio comunale".

In cima alla Torre "abbiamo installato una stazione scientifica in collaborazione con il Politecnico di Como - dice Casati - I tecnici stanno studiando un software per monitorare, con dei sensori acquistati in Giappone, l'inquinamento termico e acustico. Ciò servirà anche per individuare eventuali incendi". Buone notizie che contrastano con quanto succede in questo angolo ricco di storia e di natura.

"Ci sono troppi incivili che continuano a usare il Baradello come discarica. Due settimane fa abbiamo recuperato lavatrici e frigoriferi", dice Casati. Non ci sono solo rifiuti. "Ma anche i vandali. Venti giorni fa hanno distrutto i faretti, inseriti nel terreno, che avevamo installato - dice Casati - Non li hanno rubati, come fecero in passato quando le luci erano esterne. Non riuscendo a toglierli li hanno presi a martellate".

Per cercare di contrastare l'inciviltà "abbiamo installato delle telecamere collegate a un istituto di vigilanza - spiega il presidente - Speriamo siano utili". E per il futuro ci sono altri progetti.

"Vorrei riuscire a creare un tour, in partenza dalla Ticosa, che conduca al Baradello. Magari usando un mezzo ecologico a idrogeno". Intanto, proseguono fino al prossimo 5 giugno le visite guidate nell'ambito dell'evento "Di Parco in Parco". Una serie di escursioni per scoprire le bellezze del territorio. I dettagli sul sito www.spinaverde.it.

TAG: Medioevo