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16 Maggio 2011 ARCHEOLOGIA
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DA GLASTONBURY LUCE SUI SECOLI OSCURI
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Gli archeologi si scambieranno le proprie opinioni sulla storia dell'Abbazia di Glastonbury per far luce sui secoli più oscuri. I precedenti studi sui frammenti di ceramica trovati presso l'Abbazia li hanno datati alle epoche romana, anglosassone, medievale e successive. Ora, un seminario d'un giorno presso l'Abbazia di Glastonbury prenderà in considerazione nuove entusiasmanti scoperte sugli archivi degli scavi del periodo 1908 - 1979, e si ipotizza che qui si svolgesse la vita umana sin dal terzo o quarto secolo a.C.

John Allan, Archeologo consulente dell'Abbazia di Glastonbury, che parlerà al convegno, ha detto: 'Ora siamo convinti che il sito dell'Abbazia abbia avuto una storia ben più lunga di quanto si credesse, sin dalla preistoria e da quelli che vengono chiamati i Secoli Oscuri. Non ci eravamo accorti precedentemente che anche tali periodi fossero rappresentati nelle ceramiche trovate negli scavi.

'I frammenti di ceramica esotica sassone, normanna, medievale o più tardiva documentano la grande ricchezza dell'Abbazia. Ora l'analisi scientifica ha accertato che alcuni di tali frammenti provenivano dall'Italia, dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Francia.

'Le ceramiche scavate sono anche considerevolmente ricche di frammenti di Ham Green e di Bristol, in contrasto con altri ritrovamenti circostanti, come quelli dei recenti scavi a Shapwick.'

"Janet Bell, curatrice dell'Abbazia di Glastonbury, ha detto: 'Il simposio scientifico d'alto livello, la ricerca condotta sulla fabbrica della ceramica, hanno rivelato che l'Abbazia era un centro unico di commercio e le sue connessioni con luoghi esotici come la Toscana, Valencia e Siviglia, alla fine del Medioevo.

'Nell'Abbazia si usava vasellame di elevata qualità, come le brocche policrome di Saintonge, provenienti dalla Francia occidentale. Esse probabilmente arrivavano col vino da Bordeaux nel Trecento, e servivano probabilmente per servire a tavola il vino dei monaci. Altri reperti esotici sono una tegola smaltata di stagno proveniente da Siviglia, che probabilmente decorava il portico dell'Abbazia ai tempi del regno di Enrico VIII.'

Come si è svolta la ricerca? Nel 1981, Ralegh Radford (Direttore degli scavi presso l'Abbazia di Glastonbury, dal 1951 al 1964) pubblicò un rapporto provvisorio suggerendo l'essistenza di una serie di chiese, un recinto sassone, forse il chiostro più antico della Britannia, e attività artigianali, tra cui un'esclusiva fornace per il vetro. Nonostante diversi tentativi, la pubblicazione definitiva non vide mai la luce. Dopo la morte di Radford nel 1999, il suo archivio di scavi fu raccolto e depositato col National Monuments Record a Swindon, rendendo ipotizzabile una sua completa pubblicazione.

La ricerca è stata condotta dall'Archaeology Department della University of Reading, fondata dall'Arts&Humanities Research Council.

Katherine Gorbing, Direttrice dell'Abbazia di Glastonbury, ha detto: 'I volontari dell'Abbazia hanno portato un contributo invalutabile al progetto: Peter Poyntz-Wright, membro del gruppo di scavo negli anni '50 e '60, ha trascritto il suo proprio taccuino originale, Doug Forbes ha passato allo scanner foto e disegni, Lindsay Beach ha messo a punto i materiali specialistici e il Collections Care Team dei nostri volontari ha schedato migliaia di frammenti di tegole e di ceramiche svariate.'

Il simposio è stato generosamente sostenuto dalla Somerset Archaeological&Natural History Society.