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25 Gennaio 2005 ARCHEOLOGIA
BillingsGazette.com
GLI STUDIOSI ESAMINANO L´ARCHEOLOGIA DELLA GALILEA
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Uno studio accurato di evidenze dal I secolo in Galilea offre un contesto storico per i movimenti di Gesù, sostiene un teologo irlandese.

E´ tempo che gli studiosi del Nuovo Testamento prestino maggiore attenzione alle recenti scoperte archeologiche che inquadrano il contesto storico dell´inizio del ministero di Gesù.

"E´ tempo di portare insieme la vanga ed il testo" ha dichiarato Sean Freyne, il primo di tre esperti internazionalmente riconosciuti a parlare questa settimana al Rocky Moutain College sul "Gesù Storico nel XXI secolo".

Freyne, professore emerito di teologia al Trinity College di Dublino, ha spiegato ad una folla di circa 250 persone nell´Auditorio Taylor, che le evidenze archeologiche potrebbero raccontare la loro versione della storia, e senza uno scopo predeterminato da raggiungere.

Lo stesso lavoro di Freyne è consistito nello studio e descrizione dei percorsi della vita quotidiana nelle aree circostanti il Mare di Galilea secondo cinque ampie categorie.

Un´analisi degli indizi relativi ai sistemi culturale, politico, religioso ed economico, offre lo sfondo per una figura storica, rintracciabile attraverso tutto il Nuovo Testamento.

Freyne ha trascorso circa un´ora a presentare il caso, prima di essere intervistato da Adolph Roitman e James Charlesworth, ognuno dei quali ha offerto la propria visione di Gesù nel suo contesto storico. Roitman è curatore dei Rotoli del Mar Morto presso il Museo Israeliano di Gerusalemme. Charlesworth è direttore del Progetto per i Rotoli del Mar Morto al Seminario Teologico dell´Università di Princeton.

Con il supporto di diapositive del paesaggio della Galilea, siti archeologici e ricostruzioni artistiche, Freyne ha notato che la Galilea, attualmente in territorio Israeliano, era davvero "la terra del latte e miele" nel I secolo. Un luogo di aria e acqua buone.

"Non si può ignorare il contesto ambientale" ha dichiarato. "Aveva un´atmosfera salubre".

Ma il regno politico era arido in questa parte dell´Impero Romano, con una pace imposta con la forza, ed un re, Erode Antipa, che tentava di emulare le opere pubbliche di suo padre Erode il Grande. La città ricostruita di Sepphoris era un piccolo gioiello della Galilea, ha spiegato Freyne.

Le divisioni culturali del tempo erano tra greci, romani ed ebrei; Freyne suggerisce l´esistenza di una forte animosità specie tra ebrei e greci.

Le pratiche ebraiche in Galilea, ad ogni modo, si muovevano in aspro contrasto con quelle di Gerusalemme, dove la classe sacerdotale viveva nella lussuria, una situazione che indignò Gesù, in seguito.

Freyne ha dichiarato che è necessario dare uno sguardo più approfondito all´industria della pesca nel Mare di Galilea. "Erano persone benestanti" ha spiegato.

Stanotte, Roitman parlerà di Gesù e del Tempio di Gerusalemme; mercoledì, Charlesworth di Gesù e dei Rotoli del Mar Morto.