

Centoventotto anni fa, un manoscritto antico fu tradotto in lingua moderna, in seguito conosciuto come il Libro di Oera Linda . Le storie che racconta hanno rivelato i segreti dell'Età Matriarcale nell'Europa Occidentale, infatti è registrata in esso la storia dei Figli di Frya, la dea madre della loro razza e del suo "Sacro Tex "che ha fornito loro i valori sociali e morali necessari per costruire una grande nazione, forse la più grande civilizzazione del mondo antico. Racconta delle lotte che le Madri Terra dovevano sostenere per mantenere la libertà contro le invasioni e le influenze dei principi e dei sacerdoti del nemico proveniente dall'Est. Ed è grazie a questa lotta che siamo e ci sono giunti i nostri valori Occidentali, e molti degli eroi e delle eroine della nostra mitologia classica. La storia inizia nell'Età del Toro quando le mitiche dee fecero da madri ai loro "bambini" ma quell'età terminò nei "tempi cattivi" con terre distrutte e sommerse da devastanti maremoti ed eruzioni vulcaniche, incendi di foreste ed inondazioni che cambiarono la faccia dell' Europa annunciando la venuta dell'Età dell'Ariete. Ed è nel 2193 a.C. che l'isola continentale di Atland scomparve, svanita come l'altrettanto leggendaria Atlantide, completamente disintegrata da immense catastrofi.
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Molti superstiti riuscirono a trasferire la loro civiltà altrove, volgendosi verso l'Egitto e Creta compresa, infatti nel Libro di Oera Linda leggiamo che Minno (Minosse), il favoloso re di Creta, costruttore del labirinto, era un frisone e che era stata questa sua civiltà a originare in seguito quella ancora più splendente di Atene, fondata da Minerva che era una Madre.Gli abitanti di Atland veneravano un solo dio, che si celava sotto il nome di Wr-alda. Frya era la prima di tre sorelle. Le altre si chiamavano Lyda e Finda. Lyda aveva la pelle scura ed aveva dato origine alle popolazioni negroidi; Finda aveva la pelle giallastra a aveva dato origine alle popolazioni orientali, Frya aveva la pelle chiara. L'età nuova iniziò con le Madri Terra, con le ancelle della cittadella ed i lunghi viaggi dei Re del mare, finendo due mila anni dopo con i patriarchi,ed i re che richiesero il riconoscimento e la fedeltà per i favori concessi, ed una "diffidenza" chiamiamola pure così nei "contributi femminili"alla società.Questa storia riguarda una società razzialmente protettiva, con un alto stato di coscienza e di libertà individuale basato su una morale ed un codice civile, dove uomini e donne erano rispettati per le loro intrinseche capacità, che migliaia di anni fa nell'Europa Occidentale tentò di mantenere, ma inevitabilmente fallendo la sua integrità, anche se le sue persone tentarono di educare alle loro usanze e costumi tanto i commercianti stranieri quanto i marinai, per poi scomparire infine nei polders dell'Olanda. A loro però dobbiamo molto, della nostra attuale civilizzazione Occidentale da loro derivano i nostri concetti di libertà, di democrazia, il nostro senso dell' onore e le basi del nostro linguaggio che ha dato struttura alla maniera di pensare. Molto spesso siamo colpevoli di descrivere i nostri antenati come contadini primitivi o ignoranti, incapaci di capire una cultura civilizzata moderna; ma leggendolo, si scopre le origini di molti nobili concetti che anche adesso pur essendo lontani non sono meno lodevoli. Dobbiamo a questo punto ricordare lo svolgimento ed il modo della scoperta, che ebbe origine nell'aprile del 1820, nella piccola cittadina di Enkhuizen, di fronte all'isola Frisona di Texel in Olanda, con la morte di Andries Over de Linden. Tra i suoi effetti fu trovato un manoscritto molto antico che nessuno era in grado di leggere. Aveva 61 anni e sua figlia, Aafjie Meylhoff, sapeva della sacra tradizione che da sempre esisteva nella sua famiglia concernente questo libro. Per innumerevoli generazioni che nessuno ormai poteva ricordare, era stato tenuto nella famiglia degli Over de Linden, passando di mano tra padre e figlio, con le ristrette istruzioni di preservarlo e proteggerlo dalle autorità e cioè dalla Chiesa. Il successivo erede era suo nipote Cornelius Over de Linden che aveva soltanto 10 anni, infatti suo padre era morto prima di suo nonno, cosicché fu appunto sua zia Aafjie, a prendere il libro in custodia finche egli stesso non avesse raggiunto la maggiore età. Nel 1848, Cornelius ricevette il manoscritto, manifestando la sua curiosità che da sempre provava nei riguardi della storia misteriosa che esso raccontava e che non poteva leggere, ma fu solo nel 1867, che trovò qualcuno in grado di tradurlo, infatti durante una sua visita alla Libreria Provinciale a Leeuwarden in Friesland, incontrò il "bibliotecario" Dott. Verwijs, e gli parlò del manoscritto tanto che questi incuriosito chiese di vederlo, ed immediatamente si rese conto che era scritto in antico Frisone, forse il più vecchio esempio che mai aveva incontrato, la sua prima impressione fu che il libro fosse uno scherzo, ma esaminandolo più a fondo,si convinse della sua estrema antichità, e convinse anche Cornelius a concedergli di copiarlo a beneficio della Friesland Society. Il Dott. Verwijs cercò poi un supporto finanziario dalla Societá che era stata fondata per fare ricerche sulla lingua e la storia dei Frisoni, ma incontrò lo scetticismo immediato, dovuto forse alle rivelazioni di qualche frammento che aveva già tradotto. La Societá quindi pensò ad un falso sin dall'inizio, anche prima di essere in grado di consultarlo, ponendo il marchio che da allora ha perseguitato il Libro di Oera Linda . Il Dott. Verwijs ebbe, comunque, la soddisfazione di ricevere la commissione da un "alderman" deputato dello stato di Friesland di redigerne una copia. Il lavoro continuò per altri tre anni rivelando informazioni sorprendenti e fantastiche che confermarono inizialmente al Dott. Verwijs' i primi sospetti di falso, ma come continuò a tradurre, sempre più, i fatti sostenuti, erano storicamente riconosciuti ed insieme ai dati mitologici conquistarono la fiducia completa del traduttore, che alla fine, fu finanziariamente aiutato dal Dott. J. G. Ottema, che entusiasticamente sostenne le spese della traduzione, stampando e pubblicando la prima copia in Frisone moderno sotto il titolo di "Thet Oera Linda Bok". Nel febbraio, 1871, fu presentata una carta alla Societá di Friesland che riassumeva queste origini e menzionava alcune delle dichiarazioni sorprendenti trovate nel suo contenuto, causando una controversia immediata, che non ci deve sorprendere se guardiamo a queste "rivelazioni", considerando gli atteggiamenti del tempo nei confronti di scoperte che potevano sconvolgere credenze lungamente conservate. La scienza sostituiva la teologia nella storia e l'antropologia. La scoperta e la successiva traduzione della Stele di Rosetta erano accaduti soltanto cinquanta anni prima, dando origine ai moderni concetti di storia antica basata sul calendario egiziano, giusto o sbagliato che sia. Abbiamo anche scoperto che la civilizzazione di Sumer è molto più vecchia di quella Egizia ma ancora oggi la maggior parte dei libri di testo danno quest'onore alla seconda. (Naturalmente considerando la storia accademica e non quella chiamata "eretica"). Heinrich Schlieman non aveva ancora pubblicato le sue scoperte riguardanti l'attuale luogo storico di Troya, una città menzionata ed anche databile nel Libro, e le leggende furono tuttavia considerate " favole di fate" senza qualsiasi contenuto reale come d'altronde molte sono considerate ancor oggi. La versione in lingua Frisone fu immediatamente seguita da una traduzione in lingua olandese con lo stesso titolo, e fu la versione olandese ad essere tradotta in inglese nel 1876. Questa edizione mostra il testo originale Frisone stampato sulla pagina sinistra in caratteri romani con la traduzione inglese sulla destra. Quando fu pubblicato creò un certo scompiglio nei circoli accademici che però fu rapidamente dimenticato; forse perché troppo controverso o perché significava un grosso strappo al retaggio delle idee tradizionali. Il manoscritto originale aveva i caratteri fonetici inscritti in un cerchio, il segno di sole, con un " I " verticale ed una "X" ed attraverso questi si hanno sorprendentemente, una serie di caratteri nel cui contesto si ritrova la maggior parte delle lettere dell'alfabeto e la maggior parte dei numeri facilmente riconosciuti dai moderni Europei.
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Questo libro fu scritto da Hiddo Over de Linden nell'anno 1256
d.C. che copiò gli originali sopra la nuova carta araba,
molto ricercata al tempo in Europa, che era senza filigrana e praticamente
fabbricata con cotone egiziano. Hiddo la chiamò "carta
straniera" e usò un inchiostro di carbone senza ferro,
e ciò è stato una fortuna perché i popolari
inchiostri basati sul ferro usati in seguito sono facilmente riconoscibili
dal loro scolorimento, e questo da una prova in più per sostenere
l'autenticità del Libro, in esso Hiddo ha usato dei termini
moderni del suo tempo conservando anche le varianti ortografiche
e di stile degli scrittori originali, inoltre non è stata
trovata nessuna prova di "contaminazioni" riconducibili
a qualcosa di più moderno del tredicesimo secolo, e neppure
sono stati usati nel testo alcuni nomi di luogo originati dall'occupazione
romana al tempo di Giulio Cesare. Le contese c' erano, e sono rivelate
dal Libro Oera Linda, infatti si parla a lungo di un prode guerriero
di nome Friso, ufficiale di Alessandro il Grande (nato nel 356 a.C.)
citato anche in altre cronache storiche dei popoli del nord, nelle
quali si narra che Friso giungeva dall' lndia. Nell'Oera Linda,
l'eroe viene fatto discendere da una colonia di Frisoni stanziatasi
nel Punjab attorno al 1550 a.C.; ed anche il geografo greco Strabone
menziona queste stranissime tribù "indiane", da
lui chiamate in modo generico(Arii) Germania.Nel testo si ricorda
anche Ulisse e la sua ricerca della sacra lampada, una profetessa
gli aveva predetto infatti che qualora l'avesse trovata sarebbe
diventato re d' Italia. Fallito il tentativo di farsi consegnare
sotto lauta ricompensa (i molti tesori portati da Troia) la lampada
dalla sacerdotessa, la "Madre Terra", che la custodiva,
Ulisse aveva fatto vela fino a raggiungere un luogo chiamato Walhallagara
(nome che suona molto simile a Walhalla) dove aveva avuto una storia
d'amore con la principessa Kalip (ovviamente Calipso) e con la quale
era convissuto per molti anni fra "lo scandalo e la disapprovazione
di tutti coloro che lo conoscevano". Questo frammento di storia
greca inserito nel Libro di Oera Linda è quanto mai interessante.
Data le avventure di Ulisse attorno al 1188 a.C., vale a dire una
cinquantina di anni oltre la moderna datazione della caduta di Troia.
Ma l'Oera Linda potrebbe essere nel giusto. Da quel che la leggenda
tramanda, la ninfa Calipso era una burgtmaagd (parola che significa
"vergine suprema", una sorta di capo di un gruppo di vergini
vestali), un concetto che trova riscontro nelle affermazioni fondamentali
dell'Oera Linda, secondo il quale dopo la catastrofe i Frisoni avevano
ripreso a navigare per tutto il mondo conosciuto, civilizzando l'area
del Mediterraneo per spingersi fino in India. Ma non solo, ci sono
situazioni che si adeguano alle teorie "isostasiche" di
Biddel Airy, con l'interramento dello stretto (canale) di Suez preesistente,
forse dovuto all'episodio Thera di Santorini. Recentemente sono
state rinvenute Mummie nelle regioni cinesi con aspetto prettamente
nordico, capelli biondi o rossi con occhi azzurri e di alta statura
oltre i 2 metri conosciuto anche come L'uomo di "Cherchen"
che possono essere riferibili a queste migrazioni, ed inoltre per
fare un esempio, se accettiamo che l'isola di Calipso, Walhallagara,
era l'isola di Walcheren nel Mare del Nord, allora Ulisse aveva
compiuto i suoi viaggi anche al di fuori del Mediterraneo. A tutt'oggi,
comunque, non esistono prove che il libro sia un falso e per questo
motivo che sarebbe quanto mai utile una nuova, moderna edizione
del testo, non solo per consentire agli studiosi di valutarlo appieno,
ma anche per permetterne la lettura ai lettori comuni, certamente
affascinati dai tanti racconti di battaglie e uccisioni, e rispondere
magari alla domanda se la civilizzazione Europea venne dunque dall'Asia
e dall' Est o c' era una fonte Occidentale ? Non c'è nessuna
contestazione delle origini di comunità civilizzate nel mondo
ma il Libro reclama una fonte originaria Occidentale per il suo
sistema di governo, della comunità e del codice morale per
l'Europa, insieme alla descrizione di una comunità molto
più antica attraverso l'Atlantico del nord, (Oldland -Aldland
anche Atland ) la Vecchia Terra, la loro casa antica, data in termini
nostalgici come i tempi buoni prima del cattivo.(Termini che ricordano
l' Età dell'oro o lo Zep-Tepi egizio)ed anche se esso non
è certamente scorrevole come un romanzo, e tratti dei vari
argomenti passando dall'uno all'altro talvolta in modo improvviso,
come emozioni e pensieri annotati rapidamente su di un foglio, bisogna
però essere consapevoli che se qualcuno riuscisse a dimostrare
in modo incontrovertibile l'autenticità di questo libro,
ovverosia che racconta fatti realmente accaduti, allora la storia
dell'umanità Europea dell'età del bronzo dovrebbe
essere completamente rivisitata, e conseguentemente riscritta.
di Antonio Soldani
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