

I Maya costruivano dei teschi di cristallo che avevano il potere
di incanalare informazioni superiori ai nostri computer e che utilizzavano
anche per compiere riti di accensione di fuochi. Anche i nativi
americani sanno di questi teschi e li hanno sempre voluti nascondere
dalla malvagità degli uomini occidentali. La lavorazione
di questi teschi è impossibile per la data a cui vengono
fatti risalire e per la loro costruzione così perfetta ci
sarebbero voluti centinaia d'anni; chi ha lasciato questi importanti
oggetti? I nativi americani stessi ci danno la risposta, ovviamente
la solita, i Grandi Maestri...
La storia dei teschi di cristallo inizia nel 1930, durante alcuni
scavi archeologici a Lubaantum (America Centrale). Il ricercatore
Mitchel Hedges trovò all'interno di una piramide, un teschio
fatto di puro cristallo di quarzo. Diversi anni dopo fu analizzato
dagli esperti della Hevlett & Packard e costoro riferirono che
il teschio doveva essere stato intagliato a mano e non sinteticamente.
L'analisi fu eseguita perché si pensava ad una truffa messa
in atto dallo stesso Hedges, ma tale dimostrazione scagionò
il ricercatore. Secondo le teorie ufficiali, infatti, i Maya non
erano in grado di poter intagliare oggetti simili e con quelle caratteristiche.
Uno specialista in cristalli che esaminò anche il suddetto
teschio, Frank Dorland, sostiene che quando entriamo in contatto
con un cristallo di quarzo piezoelettrico (come il teschio) le onde
di energia elettromagnetica che il nostro corpo emana, vengono raccolte
dal cristallo. Questo inizia a rielaborare tali informazioni, le
modifica, oscilla e spedisce questo "agglomerato" nell'atmosfera;
quindi noi le riceviamo nuovamente. Ciò che il quarzo modifica
sono le onde di energia stesse, amplificandole e rendendole più
chiare. Ciò significa che il cristallo di quarzo può
aiutare a guarire dalle malattie fisiche in quanto influisce sul
nostro stao di consapevolezza e sul nostro inconscio. Il teschio
di Hedges possiede queste capacità; inoltre se si fa passare
attraverso la parte superiore un raggio di Sole, questo verrà
canalizzato al suo interno e uscirà dalla bocca un raggio
di luce altamente incendiario.
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Teschio di cristallo Mitchel-Edges. |
Sono i Concito, un popolo di nativi americani, a sostenere che l'uomo occidentale non è pronto a recepire i messaggi contenuti nei teschi di cristallo (se ne sono contati 12 veramente autentici), perché siamo ad un livello culturale troppo basso e sarebbe pericoloso per il destino dell'umanità l'inopportuna conoscenza delle memorie antiche. Quasi tutte le popolazioni dei nativi americani conoscono la storia dei teschi di cristallo e vi sono dei rituali, che fanno ancora oggi, nei quali vengono ricordati gli antichi progenitori che donarono i teschi. Secondo alcuni nativi i teschi furono fatti da una razza di esseri spirituali che si trovano ad un livello, o dimensione, superiore alla nostra e furono costruiti utilizzando la forza del pensiero. Secondo altri nativi, questi esseri spirituali provengono da altri pianeti e costellazioni come le Plejadi, Sirio e Orione. Quindi, oltre a tutte le caratteristiche chimico - fisiche di cui dispongono, questi teschi contengono una serie di informazioni importanti per l'umanità intera. Secondo i nativi tali informazioni riguardano la vera storia dell'uomo e la sua nascita, chi furono realmente i nostri progenitori, come comunicare con le altre dimensioni, come svilupparsi ed elevarsi spiritualmente e molto altro ancora.
Ovviamente di leggende sui teschi ve ne sono parecchie, ma la realtà è comunque davanti ai nostri occhi e le capacità che essi possiedono sono sbalorditive. La scienza moderna non è mai stata in grado di spiegare veramente come Maya e nativi americani abbiano potuto costruire degli oggetti del genere, ma la risposta a tale quesito ce la danno gli stessi popoli: non sono stati loro a costruirli ma i progenitori dell'uomo, altri esseri più o meno multidimensionali. Ecco perché la scienza non trova risposte, la realtà è che non ve ne sono compatibili con le capacità umane così come esse vengono intese dalla comunità scientifica; ed ecco che allora cala il silenzio sui reperti. Meglio far finta di non vedere piuttosto che dire di non conoscere...
Via via di questo passo si possono riportare un'infinità di oggetti, di conoscenze, di strutture legate ai Grandi Maestri, a coloro che hanno lasciato il loro sapere alle civiltà antiche, fino ad arrivare a ciò che è contenuto nella Grande Piramide di Gizah...
L'autore di "Svelato il misterioso potere delle piramidi", grazie alla trasmissione televisiva "Stargate - Linea di confine", quando ancora era condotta da Giacobbo, è entrato in contatto con l'archeologo Mario Pincherle, scopritore dello Zed, l'antica torre che sarebbe contenuta nella Grande Piramide. Egli è stato uno degli ultimi a poter sostare per qualche minuto, sdraiato all'interno del Sarcofago situato nella Camera del Re. Anche da qui sono arrivate conferme di un'energia particolare contenuta nella struttura che sfocia proprio al livello del sarcofago. Dagli scambi avuti dai due ricercatori, in modo ufficiale e non, hanno avuto soluzione diversi enigmi che Alessandro Leonardi spiega nel suo libro. Così si può scoprire che in Trentino vi è un convento di suore che usano la "piramide terapia", che la meditazione viene favorita in una struttura piramidale ed è utilizzata da gruppi che seguono filosofie orientali o native americane e molto altro ancora.
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Sugli esperimenti condotti da Leonardi sarà presto in distribuzione un video grazie alla casa editrice Macroedizioni di Cesena. Questo sarà il primo video legato unicamente agli esperimenti in sé e come riprodurli, ma Leonardi ha già messo da parte altri filmati per un secondo video, a data da destinarsi, dove riprende famiglie, sempre in Trentino, che hanno deciso di costruirsi delle piramidi come abitazioni con effetti sorprendenti. La sua ricerca sta continuando in questo settore e la realizzazione di un sito internet permetterà a tutti coloro che sono interessati di poterlo contattare per ricevere informazioni o per portare altre evidenze delle sue teorie. Ma che cos'è lo Zed? E' una torre particolare che è stata "inserita" all'interno della Grande Piramide di Gizah di cui, a livello ufficiale, ne è stata scoperta solo una parte, quella superiore, che culmina sopra la Camera del Re, con 4 blocchi immensi di granito. Secondo Pincherle all'interno di questa torre sono contenuti dei documenti storici a cui fa riferimento anche il patriarca biblico Enoch. Questa antica torre probabilmente in principio era situata sopra la piramide di Zoser a saqqara e successivamente, per difenderla da cataclismi e probabilmente dal Diluvio Universale, fu smontata e rimontata all'interno della Grande Piramide. Ovviamente ciò fa spostare la data di tutte le costruzioni inerenti a questo argomento, come, tra l'altro, sostengono molti studiosi. Alcuni studiosi affermano che anche Abramo partì da Ur e soffermò in Egitto proprio per la ricerca dei testi contenuti nello Zed; come faceva Abramo a sapere di questa torre? Essa fu costruita dai Sumeri o dai loro Maestri e precisamente se ne appropriano gli Accadi; si suppone che essa fosse situata come culmine della famosa Torre di Babele, poi spostata sulla piramide di Zoser e successivamente all'interno della Grande Piramide. Ma non è solo per il suo contenuto che lo Zed è sempre stato importante, ma per l'energia che è in grado di attirare; esso, infatti, assomiglia ad una immensa antenna televisiva e i blocchi che sono all'apice, che formano "le braccia dell'antenna", sono di granito. Il granito contiene una buona quantità di silicio, elemento principale del quarzo. Coincidenze? Leonardi crede proprio di no ed infatti egli ha trovato tutta una serie di "coincidenze" sui siti antichi e nelle pietre usate per costruirle, guarda caso tutte legate a quarzo e silice!
Lo Zed, i teschi di cristallo, Stonehenge, Avebury e molte altre antiche costruzioni sono la testimonianza di una conoscenza perduta che sfruttava le capacità delle rocce terrestri.
Quanto sopra sono argomenti trattati nel libro "Svelato il misterioso
potere delle piramidi" di Alessandro Leonardi.
di Leonardi Alessandro
alessle@tin.it




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