

Una ricerca sul comportamento umano, iniziata oltre 30 anni fa,
mi ha costretto a pormi domande sempre più numerose. Per
rispondere alle domande, ho dovuto ricorrere a quanto è stato
scoperto nelle discipline scientifiche più disparate. A poco
a poco, mi sono accorto che esiste un'interattività totale
nelle numerose conoscenze che sono state divise in molteplici specializzazioni
settoriali.
Quindi mi sono trovato di fronte al problema di percorrere una via
a ritroso, riunificando in un'unica disciplina, quanto conosciuto
settorialmente .
Ho scoperto più tardi che questa Unica disciplina venne detta
"ontologia" (studio dell'origine) e che per apllicarcisi,
non bisogna pensare di partire da un punto di vista ben determinato
e non bisogna avere né pregiudizi né convinzioni razziste,
religiose, politiche.
Ben presto mi accorsi che questo studio si scontra duramente con
i sistemi di insegnamento che sono stati imposti nei vari Paesi
perché ogni Paese porta con sé, negli Istituti di
formazione, alcune basi fondamentali, religiose, politiche ed economiche.
Ogni Paese, cioè, pretende di migliorare la sua Cultura e
il suo benessere, (allargare le proprie conoscenze) avanzando tecnologicamente
ma rimanendo sempre legato a concetti assoluti (spazi di pensiero
con dei confini ligi) che vengono detti "tradizioni" e
che rispecchiano delle conoscenze ataviche, di tempi, nei quali,
la vita privata, economica e sociale, era molto diversa.
Ora, pretendere di allargare le proprie conoscenze (allargare i
confini del pensiero), senza espandere i principii di base sui quali
viene formulato ogni pensiero, è inconciliabile ed è
alienante. Pretendere di vivere socialmente in pace nel 2.000 dopo
Cristo, così come non si viveva in pace, 3.000 anni fa, equivale
a chiudersi dentro la sfera sociale di un tempo remoto e pretendere
di proiettare la propria persona in un futuro che non si può
né capire né conoscere, né accettare. La situazione
che si crea è utopistica e crea solo disagio e malessere.
E ciò è la causa di quanto sta accadendo nella nostra
Civiltà.
In sintesi, la nostra è una Civiltà altamente tecnologica,
basata sul principio della ricchezza economica che non sa usare
né la tecnologia né le sue ricchezze economiche. Perché?.
Perché lo fa, sempre, offendendo il rispetto della Vita e
dell'Ambiente. Anzi, ognuno di noi, coinvolto nella vicende quotidiane,
sembra votato a fare di tutto per mortificarsi e per auto-danneggiarsi.
Il pressapochista risponderà che questa è la scoperta
dell'acqua calda perché, se vogliamo progredire, dobbiamo
fare dei sacrifici.
A questa osservazione di stampo religioso, rispondo che il progresso
significa migliorare, prima di tutto, il proprio benessere psichico,
ossia il rapporto che abbiamo con noi stessi e con il nostro esterno.
Infatti, tutti stiamo provando sulla nostra pelle che è inutile
e disastroso, cercare un benessere economico che ci porta all'insonnia,
alle nevrosi, alle psicosi e alla voglia di provare qualsiasi eccesso,
solo per placare la nostra corsa verso un benessere economico che
mai e poi mai metterà in pace la nostra mente.
Ed eccoci arrivati al punto critico. Questo discorso viene rifiutato
da coloro che sono impegnati verso la corsa al successo. Per successo
si intende il potere procurato dal denaro perchè, oggi, senza
denaro, non si campa, non si acquisisce nessuna sicurezza, non si
è degni di stima, non c'è alcun futuro. Il problema
è sentito ma, per placare il disagio ognuno è obbligato
a rispondersi: "Questa è la vita!. Ed io, da solo, non
posso cambiarla!." Purtroppo questa è la risposta più
ignorante che esista!. Questa è la risposta di un Uomo che
ha deciso di essere schiavo e che ha deciso di stare male, solo
per poter godere di aggeggi miracolosi come la lavatrice, la TV
e il video-cellulare.
Però, se mi si permette, coloro che hanno deciso in questo
senso, non possono, in alcun modo, obbligare tutti gli altri a stare
male. Dico questo perché è proprio così che
si attua la politica socio-economica internazionale.
Questa è la situazione attuale. La nostra Società
è stata formata come una piramide, il vertice della quale
è tristemente vuoto. Non c'è nessuno lassù
che dirige le fila. Rendetevi conto che lassù non c'è
nessuno!. Lassù, in cima, non ci sono neanche i massimi esponenti
delle più potenti Multinazionali. E non ci sarà nessuno
neanche quando esisterà una dittatura mondiale. Il futuro
Grande Dittatore non sarà il Dio in terra perché.
ogni suo più piccolo pensiero, sarà dedicato al Sistema
e quindi, egli stesso, sarà il primo schiavo del Sistema.
Ma, nello stesso tempo, nei livelli sottostanti, tutti si affannano
per consumare sè stessi. Tutti fanno di tutto per offrire
sè stessi in sacrificio al Sistema, né più
né meno, di quanto accadeva nelle società preamerinde,
con i sacerdoti che immolavano migliaia di persone al Dio Sole.
Questa è la sintesi di una lunga analisi che trova conferme
ovunque. E questa situazione dovrebbe allarmare tutte le persone
che si credono intelligenti e dovrebbe allarmare soprattutto coloro
i quali sono a capo delle Istituzioni perché, già
oggi e da tempo, sono gli schiavi prediletti.
L'Umanità si trova di fronte al fatto di dover prendere atto
che le decisioni gestionali intraprese fino ad oggi, sono rivolte
a trascinare le folle verso l'auto-sacrificio per soddisfare un
concetto astratto come quello del Mercato, che rivela la sua identità
ignota, ma che risiede, fantasmico, sul vertice della Piramide Umana.
La domanda è: "Questa Entità esiste realmente
o è solo il parto di un insieme di errori umani che si sono
accumulati nella storia?." Ebbene io credo di avere la risposta
ma, come è nel mio stile, preferisco che ognuno maturi da
sè stesso la sua. Per farlo, metto a disposizione della Comunità
un nuovo metodo per capire la storia di questa nostra Terra e dell'Uomo
che è qui ospitato.
UNA NUOVA SCIENZA
La ricerca che intrapresi, ad un certo punto, si arenò. Avevo
consultato testi di ogni genere, dalla fisiognomica alla fisica
nucleare. Avevo parlato con persone di ogni genere, dall'umile spazzino
al grande letterato. Ma niente. Non c'era nulla che mi facesse superare
quanto già conosciuto in termini di comportamento.
Avevo capito che il problema del comportamento riguardava la mente
umana e le correlazioni con la luce e i vari tipi di radiazioni.
E ciò mi riportava sempre alle antiche conoscenze Maya, Inca
e Atzeche, sui cicli del sole. Ma, soprattutto, mi riportava a quanto
dicevano i miti vedici, egizi, orfici e amerindi, sull'argomento
del suono e della musica, perchè la nostra Mente è
sollecitata da radiazioni ossia da pressioni che agiscono sul nostro
organismo. Guarda il caso, tutte quelle popolazioni erano famose
per avere adottato dei modi di scrittura, di pittura e di costruzione
molto particolari.
Erano tutti dei sistemi per conservare delle conoscenze, in termini
artistici. Quindi arrivò il momento nel quale decisi di prendere
in considerazione l'Arte. L'Arte antica. L'Arte preistorica.
Che cosa poteva aver spinto l'Uomo preistorico ad esprimersi con
mezzi artistici?.
Nella nostra società si riconosce un artista per il suo modo
di immettere nelle sue opere, delle figure che travalicano i concetti
medi e per rappresentare le cose del mondo con una ricerca che tende
a superare i confini ordinari. Insomma, anche se il realismo è
frutto di facoltà certamente superiori che lascia lo spettatore
incantato, l'astrattismo, il cubismo ed altri generi, tendono a
superare la barriera della realtà percepita. Gli stessi termini
valgono per qualsiasi altra forma artistica. Scoprii così
che l'Umanità tiene in elevata considerazione (anche economica)
molti personaggi che si esprimono usando dei mezzi che escono dalla
norma. Questo fu un grande passo avanti perchè rivelava che
l'Uomo, anche se ha paura del diverso, non può escludere
la diversità. La accetta e ne fa oggetto di indagine da elevare
ad alti valori. Ciò dimostra che la mente umana è
aperta e che anela ad espandere i suoi confini.
Esaminai molte opere rupestri per lungo tempo, senza capire nulla.
Trascorsero gli anni e i saggi sulla costituzione del pensiero aumentavano
fino ad arrivare a circa 10.000 pagine.
Nell'assolato pomeriggio del 28 giugno 1999, osservando per l'ennesima
volta la foto di un toro graffito della grotta di Lascaux, (13/15.000
anni) emerse dalla sua testa l'immagine di un Bimbo in posizione
seduta. L'immagine era netta. Il Bimbo era di aspetto moderno, e
sembrava sorridente. La cosa mi scosse non poco. Misi la foto in
varie posizioni e, nello stesso punto, emerse un'altra immagine,
quella di un teschio dal quale spuntava la testa del Bimbo. Trascorse
quasi una settimana e mi convinsi che in quella foto c'erano delle
immagini subliminali, disposte in vari livelli.
Quando la mie ricerche si imbatterono nelle opere frattali di Jackson
Pollock, http://www.nga.gov/feature/pollock/pollockhome.html nella
mia mente, il mondo si dilatò immediatamente e, nello stesso
tempo, molte informazioni iniziarono a convergere in un unico punto.
La sensazione fu molto strana ma molti concetti di Arte, fisica,
matematica, chimica, biologia e antropologia, venivano raccolti
in un'unica pagina composta da colore e linee che ripetevano un
motivo miscroscopico, replicandolo all'infinito, su vari livelli,
per formare una trama gigantesca: la tela che tesse la Natura
Insomma Pollock sapeva disegnare, a mano libera, grandi insiemi
geometrici e matematici irregolari e ripetitivi, disposti su più
livelli, così come fa la Natura.
Non vi era dubbio che le immagini subliminali nel toro di Lascaux
erano state fatte con lo stesso metodo ma con una importante variante:
"i piccoli insiemi frattali di partenza erano tutti costituiti
da visi e da teste umane". Pertanto non c'era dubbio che l'Autore
di questa opera, (e di tutte le altre) conosceva l'espansione frattale
naturale. Ma, allora, chi aveva fatto quelle opere?.
Gli esperti, per giustificare la presenza di tutte le opere preistoriche
complesse, hanno deciso di attribuirle agli sciamani e alle loro
visioni. Ci pensai e mi dissi che 13.000 (30/40 e anche 100.000)
anni fa, era molto difficile che uno sciamano, per quanto ispirato,
potesse imbarcarsi in tali avventure e decisi di continuare l'indagine.
Nel mese di dicembre dello stesso anno, ottenni un colloquio con
il professor Anati, uno dei massimi esponenti dell'archeologia,
che conosceva bene le opere di Lascaux e gli feci vedere una serie
di immagini subliminali. Da ligio studioso mi disse che la cosa
era interessante ma che si scontrava con le conoscenze attuali e
soprattutto con la teoria dell'Evoluzione naturale. Mi lasciò
dicendomi di continuare. Ed io insistetti.
Oggi so che la mia è solo una riscoperta perché, fino
a 2.500 anni fa, tutte le popolazioni vedevano bene le immagini
nella pietra. Ma per motivi non chiari, questa facoltà della
mente umana, che riguarda il sistema visivo e quello della percezione
in generale, si è spenta a poco a poco.
Questa facoltà ha il pregio di esplorare le memorie usando
il sistema naturale dei frattali ossia ricostruisce la storia con
immagini sequenziali.
Insomma la storia è scritta in milioni di superfici litiche
per mezzo di sequenze di immagini (e di simboli) disposte su più
livelli, con un metodo frattale.
Attualmente non esistono tecnologie che possono leggere queste sequenze
frattali. Possiamo farlo solo con il nostro sistema visivo ma non
in modo esaustivo. Molte applicazioni frattali sono già in
corso ma sarà necessario produrre dei software particolari
per studiare i frattali antropomorfi. Per farlo, però, bisognerà
che ognuno cerchi di emulare l'Artista che tende, ad ogni costo,
di espandere i confini della sua mente. Per farlo, bisognerà
accettare molto di più il concetto di diversità perché
le immagini nella Pietra ci mostrano Individui di ogni tipo e genere.
Per altro, questo adeguamento sarà doveroso perché
, l'intero Universo, si sviluppa sul Principio di diversità.
di Paolo Bergamo
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