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QUANTI FARAONI DONNA SONO ESISTITI NELLA STORIA DELL’ANTICO EGITTO?

La storia dell’antico Egitto è una delle più interessanti della storia classica, poiché questo regno è durato migliaia di anni ed è stato attraversato da diverse fasi storiche e da un grande numero di sovrani abili e misteriosi.

Nel lungo periodo storico in cui l’Egitto è stato governato direttamente da dei sovrani locali – noti a tutti come faraoni – non sono stati solo gli uomini però ad assumere il ruolo di comandante in capo delle forze politiche, religiose e militari del paese.

All’interno delle diverse dinastie che si sono alternati nel controllo del regno e poi dell’impero egizio, alcune donne sono riuscite infatti a salire sul trono, risultando così le prime regine della storia della civiltà. Alcune di esse governarono successivamente alla morte dei loro corrispettivi mariti, mentre altre presero il potere, regnando al posto dei parenti e assumendo un nuovo nome.

Le principali sovrane dell’antico Egitto sono state sei o sette, tra cui Nefertiti, la moglie del faraone eretico Akhenaton. Secondo alcuni descrizioni, la regina infatti assunse il potere (forse scegliendo il nome di Smekhara) alla morte del marito, venendo poi destituita dai sacerdoti, che al suo posto posero il famoso Tutankhamon.

La prima regina che decise però di assumere il ruolo di vero e proprio faraone dovrebbe essere stata Nitocris, che durante la VI dinastia, nel 2190 a.C. circa, riuscì a inviare dei sicari per uccidere suo fratello, pretendente al trono. Oltre a qualche stele egizia, l’unico riferimento storico di questo faraone donna appartiene ad Erodoto, che nelle sue “Storie” ne commentò le vicende.

Molto più concreta è l’esistenza di Nefrusobek, nota anche come Sobekneferu, da molti considerata la prima vera donna ad essersi identificata come “reincarnazione del figlio di Ra”, ovvero come faraone. Ella regnò durante la XII dinastia dopo la morte di suo fratello, il faraone Amenemhat IV. Fu l’ultimo sovrano del Medio Regno e secondo gli storici fu l’ultimo sovrano che cercò di rallentare il processo di smembramento dell’Egitto, che avrebbe caratterizzato il Secondo periodo intermedio.

Molto più tardi, durante la XVIII dinastia, regnò invece per diversi decenni Hatshepsut, una delle più famose regine della storia antica. Per conservare il potere, decise di formare e tutelare il vero erede al trono, il futuro faraone Thutmose III, di cui era anche la zia. Dagli storici considerata “il miglior faraone” che l’Egitto abbia mai avuto, Hatshepsut si fece rappresentare come uomo su moltissime opere architettoniche e promosse varie campagne militari ed economiche, che espansero il suo regno oltre l’odierna Palestina, rendendolo un impero. Successivamente, suo nipote avrebbe portato l’Egitto ad aumentare ancora di più la propria potenza militare e riconobbe che gran parte delle qualità del suo esercito derivavano dalle scelte oculate della zia.

Hatshepsut basò parte del suo successo anche con l’essere nipote, figlia e sposa di altri faraoni, divenendo così il sovrano egizio fra i più potenti e adorati della storia.

Molto più misteriosa è la figura di Ankheperura Meri-Neferkheperura, poi nota come Neferneferuaton, che visse alla fine della XVIII dinastia. Appartenente alla stessa dinastia di Hatshepsut e di Thutmose, regnò per qualche anno dopo Akhenaton e secondo alcune teorie è un altro nome utilizzato da Nefertiti per regnare sull’Egitto. Il caos generato dalla morte di Akhenaton rende estremamente difficile capire cosa sia successo all’interno delle sale reali in questo periodo storico, come stabilire se Nefertiti, Neferkheperura e Smekhara fossero la stessa persona.

Attualmente gli storici prediligono questa teoria. Alla morte del precedente faraone, sua moglie Nefertiti tentò di prendere il potere, scegliendo un altro nome. Contemporaneamente altri pretendenti cercarono di contrastarla, favorendo l’inizio di una guerra civile. Tra i vincitori ci furono Smekhara – che poteva essere la stessa Nefertiti – e la stessa Neferneferuaton, che secondo alcuni reperti potrebbe essere stata la primogenita di Nefertiti, Merytaton.

Sta di fatto che alla fine entrambe queste figure furono successivamente abbattute e consegnate tra le pagine dimenticate della storia, tramite un piano di demolizione architettonica che colpì tutte le opere che presentavano il loro volto o il loro nome.

La ragione per cui in Egitto si osservò una campagna denigratoria nei loro confronti è semplice: entrambi questi faraoni seguivano la religione monoteista imposta dall’imperatore Akhenaton, quando il resto della popolazione e i sacerdoti erano rimasti fedeli al politeismo e al dio Amon.

Tausert infine fu l’ultima grande donna che prese il potere come faraone, prima di Cleopatra (che era di origine macedone, non egizia) che fu invece l’ultimo sovrano della millenaria storia dell’impero egizio. tausert fu l’ultima regnante della xix dinastia e la tradizione vuole che governò per 7 anni, prima di venire spodestata dai regnanti della successiva dinastia. il regno di tausert venne associato tra l’altro dallo storico ellenistico manetone alla guerra di ilio, quella da cui sarebbe stata tratta l’iliade.

per precisione storica indichiamo anche che secondo alcune tradizioni anche la regina nefertari, moglie del grande ramses ii, svolse il ruolo di faraone, visto che il marito riteneva la moglie in grado di svolgere da sola alcune funzioni religiose e diversi ruoli diplomatici in sua assenza.

è infatti accertato che i due, oltre ad amarsi tantissimo, rispettavano molto l’intelligenza dell’altro e che ramses volle premiare i sacrifici della moglie, rendendola una sua pari.

di aurelio sanguinetti