Un´antica conduttura, descritta nella Bibbia, è stata individuata e datata al radiocarbonio al 700 a.C.

Il tunnel di mezzo chilometro di Siloam porta ancora acqua dalla Sorgente di Gihon nel cuore della città di Gerusalemme. Secondo i versi contenuti nel Secondo Libro dei Re e nel Secondo Libro delle Cronache, fu costruito nel corso del regno di Re Ezechia, tra il 727 ed il 698 a.C. per proteggere la linea di rifornimento d´acqua alla città dall´imminente assedio assiro. I critici sostengono che un´iscrizione sulla pietra presso l´uscita dati il tunnel al 2 a.C. circa.

Per risolvere l´enigma, il geologo Amos Frumkin, dell´Università Ebrea di Gerusalemme, ed i suoi colleghi, hanno verificato il decadimento degli elementi radioattivi – come il carbonio delle piante ed il torio nelle stalattiti – in campioni prelevati dal tunnel.

Il gesso che riveste il tunnel è stato posato attorno al 700 a.C., ha dichiarato il gruppo di Frumkin. Una pianta intrappolata all´interno degli strati impermeabili lo colloca cronologicamente al 700-800 a.C., malgrado vi siano stalattiti formate attorno al 400 a.C. "La pianta deve essere cresciuta prima che il tunnel fosse scavato; la stalattite crebbe dopo che fu scavato" spiega Frumkin.

Lo studio "determina con certezza l´età del tunnel" ha dichiarato l´archeologo Henrik Bruins della Ben-Gurion University del Negev, Israele. Il Tunnel di Siloam è ora la struttura biblica meglio datata identificata finora.

I resti degli edifici e delle strutture descritti nella Bibbia sono notoriamente difficili da trovare. Gli specimen sono rari, raramente preservati in buone condizioni, difficili da identificare e spesso molto problematici da raggiungere. James Jones, Vescovo di Liverpool, Regno Unito, ha dichiarato: "La verifica scientifica dei dettagli storici della Bibbia sfida coloro che non intendono prenderla seriamente".

Visione del Tunnel

I campioni aiutano inoltre a capire come il tunnel fu costruito. Il passaggio è sigillato con strati di gesso, il più profondo e antico dei quali si trova direttamente sul letto di roccia, senza sedimenti sottostanti. Questo mostra che il gesso è stato applicato immediatamente dopo che il tunnel è stato costruito, ha dichiarato Frumkin.

"E´ un fatto unico trovare resti di piante ben preservate nel gesso" ha dichiarato Bruins. Gli operai potrebbero averne fatto grosse quantità all´esterno del tunnel, e potrebbero avervi inavvertitamente mischiato parti di piante, e quindi portate al suo interno.

Abbastanza largo per camminarvi dentro, il Tunnel di Siloam zigzaga attraverso un´antica collina. La sua incisione narra come due gruppi di operai, iniziando dai lati opposti della montagna, progettarono di incontrarsi nel mezzo. Possono aver seguito una fenditura naturale nella roccia calcarea, suggerisce Bruin.

Insolitamente, l´iscrizione non nomina Re Ezechia o altri sovrani noti per le loro opere architettoniche. L´incisione si trova sei metri all´interno del tunnel, e deve essere stata realizzata mediante l´impiego di torce.

"Non si intendeva farla vedere al pubblico" ha dichiarato lo storico della Bibbia Andrew Millard dell´Università di Liverpool. "Credo che gli operai volessero semplicemente celebrare il loro successo in un´opera tanto ambiziosa".