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24 Novembre 2010 ARCHEOLOGIA
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La scuola di Archeologia subacquea: unica in Italia, ora nell'elenco Unesco
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SASSARI. Dovrà essere ancora inaugurata ma è già stata segnalata a livello europeo, la Scuola di specializzazione in Archeologia subacquea e dei paesaggi costieri dell'Università di Sassari con sede a Oristano. È l'unico percorso post lauream di questo tipo nell'ordinamento universitario italiano.

Per questa nuova iniziativa l'ateneo sardo figura nell'elenco Unesco delle Università e degli enti di formazione che operano nell'ambito degli studi e della valorizzazione del patrimonio storico dei fondali marini. L'Univeristà ha recentemente istituito presso la sede decentrata del Consorzio Uno di Oristano la Scuola di Specializzazione in Archeologia Subacquea e dei Paesaggi Costieri.

La Scuola, che verrà inaugurata nell'anno accademico 2010-11 a partire dal mese di dicembre, è stata inclusa nel prestigioso elenco internazionale che, pur non avendo il valore di un riconoscimento ufficiale, segnala le iniziative di formazione e di alta formazione volte alla scoperta, valorizzazione e conservazione del patrimonio sommerso, operando nell'ambito più generale della "Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo"del 2 novembre 2001.

La Convenzione stabilisce che le testimonianze sommerse- ove possibile- siano conservate in situ al fine di promuovere la creazione di "Parchi Marini culturali-ambientali". Per questo occorre implementare, insieme alla sensibilità generale, le relative competenze di settore sul piano scientifico, gestionale, amministrativo. All'articolo 21 il documento Unesco prevede specificamente che gli Stati firmatari cooperino al fine di promuovere la formazione nell'ambito dell'Archeologia Subacquea e per il trasferimento delle tecniche connesse.

In linea con queste indicazioni, la Scuola di Specializzazione appena nata ad Oristano, vivino al sito di Tharros -fra i più interessanti del Mediterraneo- rappresenta l'unico esempio di Alta Formazione nel settore dell'Archeologia subacquea in Italia e uno dei pochi in Europa, insieme alla prestigiosa University of Southampton che organizza nel Regno Unito il Master Postgraduate Course di Maritime Archaelogy.

Le collaborazioni. Essa si avvarrà di importanti collaborazioni scientifiche internazionali quali quelle con l'Università di Tunisi (con la quale è attualmente in corso un'importante campagna di scavo dell'antico insediamento di Neapolis, vicino a Nabeul), quella di Barcellona e l'Università della Tuscia (Viterbo) dove presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali il 29 e il 30 novembre si terrà una parte delle selezioni d'ingresso alla Scuola; il 2 e 3 dicembre si terrà una seconda sessione di selezione in Oristano. Gli studenti ammessi saranno in tutto 20 e dovranno essere laureati nei corsi laurea specialistica o

magistrale in Archeologia Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Lingue e civiltà orientali, Storia e Conservazione dei beni culturali.

Anche la scelta di localizzare le prove d'ammissione sia in Sardegna che a Viterbo deriva dalla precisa volontà di aprire l'opportunità della nuova Scuola di Specializzazione a studenti provenienti da tutta la penisola. L'Università viterbese, in particolare, rappresenta un partner scientifico di assoluto rilievo, essendo stato il primo ateneo italiano ad aver istituito un corso di laurea in Archeologia Subacquea.

Il Consorzio. Il Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari di Oristano è la sede universitaria decentrata degli Atenei di Cagliari e Sassari.

Costituito dalla Provincia di Oristano, dal Comune di Oristano, dalla Camera di Commercio di Oristano e da alcune istituzioni private, il Consorzio opera da un quindicennio per assicurare la gestione dei Corsi Universitari gemmati dalle due Università sarde. Oltre a ciò, il Consorzio promuove la collaborazione tra le istituzioni locali e le istituzioni accademiche, facendo in modo che si realizzi la massima integrazione possibile tra i diversi soggetti e che le due Università possano contribuire ai programmi di sviluppo del territorio.

La sede Oristanese ha ospitato sin dall'anno accademico 2004/2005 il curriculum in Archeologia Subacquea del corso di laurea in Scienza dei Beni Culturali, che oggi, grazie all'impegno e alla lungimiranza del Rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, e al fattivo impegno scientifico del preside della sua Facoltà di Lettere e Filosofia, Prof. Aldo Maria Morace, evolve verso l'Alta Formazione offrendo attraverso la Scuola di Specializzazione in Archeologia Subacquea e dei Paesaggi Costieri una didattica di eccellenza, unica nel panorama dell'ordinamento universitario italiano..

La preziosa esperienza acquisita negli anni a partire dall'istituzione del primo corso in Archeologia Subacquea, ha consentito al Consorzio di consolidare la collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, con il Comando della Regione Sardegna della Guardia di Finanza, con la Capitaneria di Porto di Oristano e con il Comando del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Autonoma della Sardegna, consentendo di offrire agli studenti del corso una didattica integrata sul campo e di grande qualità. La vocazione internazionale della Scuola consentirà ora di valorizzare i già consolidati rapporti con le più rappresentative istituzioni scientifiche e universitarie nel campo dell'Archeologia Subacquea e della conservazione dei fondali, fra cui l'Università della Tuscia, quella di Barcellona e l'Università di Tunisi, insieme alla quale il Consorzio, nelle persone dei due responsabili scientifici, Raimondo Zucca e Mounir Fantar, hanno condotto nel mese di settembre di quest'anno l'importante campagna di scavo nell'antico porto di Neapolis (oggi Nabeul), scoprendo l'antica linea di costa ed i moli portuali oggi sommersi, con i grandi impianti di conservazione del garum e altre preziosissime testimonianze dell'antichità.

Cenni sulle nostre pubblicazioni

Da anni ormai, l'attività di ricerca congiunta svolta dai docenti universitari e dai ricercatori attivi su temi riguardanti l'Archeologia Subacquea, trova espressione nella pubblicazione della collana Tharros Felix, coordinata dai responsabili della nostra Scuola, insieme ad un Comitato Scientifico internazionale, composto da alcuni dei principali autori impegnati in queste tematiche: Azedine Beschaouch (UNESCO - Paris); Piero Alfredo Gianfrotta (Università della Tuscia); Juliàn Gonzàlez (Universidad de Se villa); OLivier Jehasse (Università de Corte); Attilio Mastino (Università di Sassari); Marc Mayer (Universitat de Barcelona); Xavier Nieto (Centre d'Arqueologia Subaquàtica de Catalunya).