
La soddisfazione per quella sala della biblioteca Albino gremita è generale.
Ma lo è soprattutto per Alfonsina Russo, il Soprintendente ai beni archeologici del Molise, che ha organizzato Archeo, il ciclo di incontri del giovedì che sta riscuotendo grande successo.
Molta della nutrita presenza per il penultimo degli appuntamenti lo si deve alla presenza di Adriano La Regina, esperto di fama mondiale, che fu dirigente della soprintendenza molisana a partire dal 1971, prima di diventare Soprintendente di Roma Antica e presidente dell'Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte.
Un ritorno graditissimo e molto apprezzato, che ha permesso di fare il punto sul sito archeologico più significativo del Molise, quello di Pietrabbondante.
Gli scavi ripresero nel 1959, dopo essersi interrotti per più di un secolo, visto che gli ultimi erano stati effettuati in età borbonica, quando vennero alla luce il teatro e il tempio minore.
"Grande impulso lo dobbiamo al soprintendente Cianfarani, che raccolse le istanze che all'epoca portarono il comune di Pietrabbondante e la provincia di Molise".
I Sanniti. Il popolo che La Regina conosce
a fondo, e Pietrabbondante segna la traccia storica di un passaggio cruciale, quello di popolo che si va assoggettando all'Impero di Roma.
"Il Molise ha dei punti di interesse e di rilevanza internazionale - ha detto La Regina -. Pietrabbondante per la conoscenza della civiltà sannitica è la località principale dell'Italia Sabellica, perché era un santuario nazionale dei Sanniti.
Un centro di religiosità pubblica nazionale che ci dà informazioni fondamentali su tutta l'organizzazione della società sannita".
Ma Adriano La Regina conosce a menadito il patrimonio storico e archeologico di tutto il Molise. Sul rischio che una regione piccola possa non ricevere fondi a sufficienza per riportare alla luce la propria storia dice: "Che c'entra, anche la Svizzera è piccola, ma sta meglio di nazioni più grandi. Dipende da come di usano le ricorse.
Il Molise ha un grande vantaggio rispetto a tante altre parti d'Italia, ossia quello di aver subito poche alterazioni del suo paesaggio.
In un momento come questo, in cui si tende a valorizzare gli aspetti monumentali nel loro contesto paesaggistico il Molise si trova in vantaggio rispetto ad altre parti d'Italia".
"Inutile dire quanto siamo soddisfatti della riuscita dell'evento", ha detto il Soprintendente Alfonsina Russo, che ha ricordato anche come l'incontro sia stato organizzato anche grazie al supporto della Società italiana per la protezione dei beni culturali, il cui segretario nazionale, generale Rizzo, ha presenziato ai lavori.
Prossimo e ultimo appuntamento il 4 febbraio con Gianluca Ferrari, Comandante del Nucleo tutela de patrimonio culturale a Bari, che parlerà dell'opera svolta dai carabinieri nel recupero delle opere d'arte e nel contrasto al traffico di oggetti antichi.






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