Roma - La Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, nell'ambito della IX Settimana della Cultura, con il convegno dal titolo ''Ex Aqua. Doni dal mare'' ha offerto un'occasione di riflessione sui temi dell'archeologia subacquea italiana, che sempre piu' sta conquistando l'interesse degli studiosi e del pubblico e che ha riportato alla luce negli ultimi anni numerosi esemplari della grande bronzistica.

Con i bronzi di Punta del Serrone, la testa di filosofo di Porticello, il Satiro danzante di Mazara del Vallo e l'atleta di Fano, i mari italiani sono stati al centro delle scoperte piu' clamorose e le Soprintendenze locali stanno sempre di piu' organizzando il loro lavoro per gestire al meglio le nuove sfide che l'archeologia subacquea pone. Nel 2004 e' nata in Sicilia la prima Soprintendenza del mare e molti Musei, riserve e parchi archeologici sottomarini stanno svelando agli appassionati della storia del territorio italiano quanta della nostra cultura sia ancora nascosta nei fondali marini.

Le grandi statue in bronzo, insieme ai reperti cosiddetti minori ma non per questo meno importanti, offrono agli studiosi la possibilita' di confrontarsi con opere d'arte che difficilmente potrebbero venire alla luce in scavi tradizionali, e al grande pubblico la rara occasione di ammirare la minuzia dei dettagli, le sfumature dei riflessi e la naturale eleganza di atleti, divinita' e personaggi pubblici ritratti in bronzo.