La villa, che venne sotterrata dal Vesuvio durante l´eruzione del 79, sta restituendo affreschi, decori e mosaici. La struttura, secondo gli archeologi della Soprintendenza archeologica di Salerno, guidata da Giuliana Tocco, sarebbe strutturata su due livelli e occuperebbe tutto il centro storico di Positano.
Di più. L´edificio costruito su terrazze ricavate lungo le pendici della montagna, giungerebbe sino al mare. Una villa grandiosa, dunque, di cui solo adesso si sta iniziando a capire estensione e importanza. Benché tracce di una sua esistenza fossero state recuperate gia da Carlo Weber, l´architetto svizzero che per i re Borbone iniziò e sovrintese agli scavi di Ercolano e Pompei. Proprio da quella struttura, dal suo proprietario, individuato dall´epigrafista Matteo Della Corte in Posides, liberto dell´imperatore, deriverebbe, quindi il toponimo di Positano. Dello stesso ricco liberto, danno, ancora, informazioni Svetonio, Plinio e Giovenale. La villa, quella parte che è stata possibile raggiungere, si trova esattamente sotto il sagrato della cattedrale di Positano. Il varco che ha permesso di indagare gli ambienti è stato ricavato al di sotto di una fontana. Le stanze, secondo quanto accertato dagli archeologi, sono ben conservate sia nella muratura che nei decori e negli affreschi che si presentano con colori di sorprendente vivacità. Individuato anche il pavimento che era coperto da un mosaico a tessere bianche. La struttura, almeno a quello che si legge osservando le tracce dei crolli, è stata distrutta dall´eruzione che devastò l´area vesuviana nel 79 d.C.. «Valanghe di cenere e lapilli – spiega Maria Antonietta Iannelli, l´archeologa della Soprintendenza di Salerno che guida le indagini – espulsi dal vulcano e depositate sulle pendici dei monti Lattari, non più sostenuti dalla vegetazione, hanno trascinato a valle massi, alberi, scorie vulcaniche, e abbattuto tutto quello che gli si parava davanti, compresa la villa». Un dato scientifico eccezionale, dunque, che mette gli studiosi davanti a uno scenario di devastazione assolutamente unico, visto che la cittadina di Positano si trova al di la dei monti Lattari e che per questo motivo non "vede" il Vesuvio. Il prosieguo delle indagini prevede sia nuovi carotaggi sul centro storico cittadino che la nascita di una fondazione mista privati – istituzioni che sotto la guida della Soprintendenza archeologica provveda a scavare e a proteggere tutto quanto la villa restituirà.
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