sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
18 Maggio 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Un´infinità di reperti, il museo raddoppia
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Una grande necropoli volsca è nascosta nel sottosuolo di Frosinone. Sono 21, fino ad ora, le tombe volsche rinvenute nel sito archeologico di Via De Matthaeis. A tornare sull´importante scoperta è la direttrice della Sovrintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, la dottoressa Sandra Gatti, durante il primo dei due incontri organizzati, in occasione della settimana della cultura, all´interno della Villa Comunale di Frosinone sull´insediamento, nell´area ciociara, delle popolazioni dei volsci, nostri antichi progenitori. "La scoperta ha una notevole importanza se si considera che per la prima volta è stato rinvenuto un sito archeologico di tali dimensioni all´interno della città di Frosinone – commenta la dottoressa Sandra Gatti – Fino ad oggi avevamo raccolto reperti di grande e indiscusso valore storico, ma mai così rilevanti all´interno del capoluogo ciociaro. Questo presuppone un intervento da parte del Comune per l´ampliamento del Museo Archeologico di Frosinone, che può davvero diventare un importante museo interamente dedicato ai popoli volsci". A questo proposito l´assessore alla cultura Amedeo Di Sora annuncia "Ci stiamo impegnando per ampliare il museo di Frosinone che, insieme alla biblioteca comunale, si stanno imponendo come due istituzioni pienamente funzionanti e in forte crescita rispetto agli anni scorsi, anche per merito dei suoi due direttori. Per quanto riguarda il museo archeologico, esiste un progetto per il suo ampliamento, che prevede un allestimento esterno caratterizzato da circuiti didattici, e da spazi espositivi esterni. Disponiamo sia dei fondi che del progetto completo, e la pratica per la ristrutturazione del museo sta procedendo senza intoppi". E il museo di Frosinone ha davvero bisogno di maggiore spazio, dato che la necropoli sepolta sotto le strade del centro di Frosinone è una vera e propria miniera archeologica, che conta al momento ben ventuno tombe, di cui due per bambini, risalenti al V secolo A. C., e numerosi oggetti di corredo accanto e dentro le tombe, fra cui vasi, brocche e vari oggetti di bronzo, per un totale di circa 200 reperti, molti dei quali necessitano di lavori di restauro. "Una scoperta stupefacente ma non casuale – precisa Sandra Gatti – Già dai tempi dei lavori per la costruzione del grattacielo, erano pervenuti resti molto antichi di tombe e altri reperti risalenti al periodo volsco. Grazie ad un´azione di archeologia preventiva, stiamo adesso effettuando degli scavi scientifici, con la consapevolezza di andare a cercare un vero e proprio tesoro archeologico nascosto in questa particolare area del sottosuolo di Frosinone". Ma non sono solo i sotterranei di via de Matthaeis a celare antichi reperti dei nostri antenati. Un´altra zona tenuta sotto osservazione dagli archeologi è quella dell´Interporto, dove però al momento non sono stati rinvenuti che pochi lembi di oggetti vari "Per ora non ci sono novità di particolare importanza. Stiamo effettuando per lo più scavi di sbancamento – spiega ancora la dottoressa Gatti - e abbiamo trovato pochi resti che non possono ancora darci indicazioni certe. Ma i lavori, sia nell´Interporto che a De Matthaeis, sono ancora in corso, e noi ci aspettiamo di trovare altri importanti reperti storici".