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12 Maggio 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Giara romana "pescata" a Torre Astura
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Una giara di epoca romana è stata recuperata ieri mattina dall'equipaggio del peschereccio "Spina II" di Anzio durante una battuta di pesca a largo di Torre Astura. La giara, del diametro di un metro e mezzo e dell'altezza di un metro e ottanta centimetri circa, era su un fondale di 140 metri di profondità, è rimasta impigliata nella rete da pesca. Sbarcato nel primo pomeriggio di ieri sulla banchina del porto di Anzio, il reperto è stato subito trasferito da personale del Comune al museo civico di Villa Adele.

Questa mattina la giara sarà esaminata da esperti della Soprintendenza ai Beni archeologici.

«Per noi è sempre una grande emozione recuperare un reperto», spiega uno dei componenti l'equipaggio del peschereccio Spina II». Non è infatti la prima volta che il mare davanti ad Anzio e Nettuno restituisce reperti di epoca romana: in passato altri pescatori della flottiglia anziate hanno recuperato sui fondali anfore, tronconi di statue o di colonne. Reperti di grande valore che oggi possono essere ammirati presso le sale del museo civico di Villa Adele.

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