Significative testimonianze romane sotto i piedi dei codroipesi. È stato presentato nella sala consiliare di Codroipo lo scavo appena conclusosi sul sito archeologico della Gradiscje, l'area del castelliere vicino al Parco delle risorgive. Organizzato dall'assessorato alla cultura di Codroipo, tramite il Museo archeologico e con la collaborazione della Società friulana di archeologia, lo scavo costituisce la prima consistente campagna di indagine archeologica sul sito del castelliere, uno degli insediamenti più antichi della cittadina.

I castellieri erano infatti i siti scelti dai nostri antenati delle ere protostoriche per edificare le proprie abitazioni in luoghi più facilmente difendibili, a volte realizzati appositamente, come è il caso dei castellieri più conosciuti della pianura friulana (Sedegliano, Variano, Castions). I lavori, diretti dal professor Giovanni Tasca, intendevano accertare l'esistenza di strutture difensive sul perimetro del villaggio protostorico e gli scavi hanno effettivamente messo in luce la struttura di un aggere, una sorta di rialzo difensivo formato da vari strati di limo, ghiaie, sabbia e ciottoli, risalente al periodo del Bronzo recente (1400 a.C. circa). Il sito continua dunque a riservare sorprese, dopo che già nel 1983 vi furono raccolte ceramiche protostoriche ora esposte al museo codroipese.

Lo scavo ha visto il coinvolgimento di altri archeologi professionisti, come Callari e Lambertini, e di studenti universitari e volontari, del Museo archeologico di San Vito al Tagliamento, nonché la collaborazione di Costanza Brancolini, direttrice del museo codroipese. All'onere economico hanno contribuito la Coop consumatori Nordest, la Cooperativa sociale Ambra e la ditta Qnet di Codroipo.

E già si guarda al 2005, con la seconda campagna di scavo prevista sul sito della Gradiscje, per chiarire ulteriormente struttura e fasi di edificazione dell'aggere e indagare ancora le tracce di insediamenti umani dell'età del Bronzo.