Il Disco del Cielo di 3, 600 anni di Nebra – ritenuto da alcuni la più antica immagine al mondo del cosmo – è il pezzo centrale della più grande esposizione d´Europa sull´Età del Bronzo, nella città tedesca di Halle.
Il Disco ha provocato sensazione mondiale quando fu portato l´attenzione del pubblico tedesco nel 2002; fu rinvenuto nello stato della Sassonia-Anhalt due anni prima.
In questi giorni il disco di bronzo - che misura circa 32 cm di diametro e pesa circa 2 chili - con foglie d´oro applicate a rappresentare il sole, la luna, alcune stelle ed una nave, è stato l´attrazione principale all´apertura della mostra, che vanta molti reperti preziosi. E´ questa la prima volta in cui sarà visibile al pubblico dopo il restauro.
In aggiunta alla più antica, concreta rappresentazione del cosmo conosciuta ad oggi, l´esposizione "The Forged Sky", presso il Museo di Stato di Preistoria della città di Halle, esporrà il Carro del Sole di Trundholm (Danimarca) e 1, 600 e più delle principali scoperte che rappresentano l´Europa nell´Età del Bronzo.
All´atto della sua scoperta il Disco del Cielo è stato stimato risalire a circa 3, 600 anni or sono; si trovava sulla sommità della collina di Mittelberg, presso l´area boscosa di Nebra nella Germania orientale, insieme con spade, gioielleria e strumenti.
La scoperta ha introdotto una nuova visione del mondo nell´Età del Bronzo della Germania Centrale. Le ricchezze naturali della regione – rame, sale e suolo fertile – formarono la base del potere per gli abitanti della prima Età del Bronzo, che scambiavano beni con tutte le altre regioni d´Europa. Tombe maestose, tesori di bronzo, gioielleria d´oro e armi uniche sopravvivono come loro status symbol, ed un campione rappresentativo di essi si trova esposto a Halle.
L´archeologo di stato Herald Meller spiega che gli organizzatori attendono circa 100, 000 visitatori alla mostra fino al 24 di aprile.
Se avrà particolare successo, la mostra sarà prolungata.
Gli oggetti in esposizione sono stati prestati da 68 diversi musei di 18 paesi.
"La maggior parte degli oggetti, come offerte funerarie, oggetti di culto, gioielleria d´oro e vari armamenti decorati, non erano mai stati concessi in prestito, e si trovano raccolti insieme per la prima volta per l´esposizione di Halle" ha dichiarato Meller. Oltre ai paesi europei, anche il Libano ha offerto alcuni pezzi all´esposizione.
Per esempio, gli organizzatori hanno avuto lo speciale permesso di esporre il Carro del Sole di Trundholm, lungo 50 centimetri e alto 30, risalente a 3, 400 anni or sono, normalmente esposto al Museo Nazionale di Copenaghen.
Insieme ad esso, si possono ammirare anche le 88 navi dorate di Nors, Danimarca.
I reperti esposti "mostrano che? vi è un lungo processo di conoscenze sviluppate riguardo alla religione e all´astronomia in Europa, parte della storia del genere umano" ha spiegato Meller.
Lo stesso disco di Nebra era un oggetto di culto, e descrive la visione del mondo nell´Età del Bronzo. I popoli immaginavano la terra come un disco, con una volta stellata a forma di cupola a ricoprirlo. Un gruppo di sette punti è stato interpretato come la costellazione delle Pleiadi come essa appariva 3, 600 anni or sono.
Allo stesso tempo, il pezzo si ritiene sia collegato agli osservatori primitivi, uno dei quali è la "Stonehenge tedesca" del vicino osservatorio di Goseck. Gli archeologi ritengono che il disco possa essere stato usato nell´Età del Bronzo pre-calendariale come uno strumento per determinare i mutamenti stagionali.
La popolarità del disco ha condotto ad un boom di riproduzioni. La richiesta di riproduzioni del disco, del valore di circa 1000 dollari, sono tali che gli artigiani a riescono a stento ad esaudirle.
La popolarità del disco ha provocato anche una serie di questioni legali. Malgrado il caso del copyright sia stato deciso in favore dello stato della Sassonia-Anhal, vi è ancora una causa davanti alla Corte d´Appello di Halle contro due ricettatori della Westfalia a Nord del Reno, che sostengono che il Disco del Cielo sia in realtà un falso.
Il disco è stato trovato il 4 di luglio del 1999, da due saccheggiatori di tombe.
Nel febbraio del 2002, fu recuperato con altri reperti dell´Età del Bronzo insieme ad altri oggetti rubati, nel corso di un´operazione di polizia in Svizzera.
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