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28 Giugno 2005 ARCHEOLOGIA
Discovery Channel
GLI ANTICHI EGIZIANI AMAVANO I LORO ANIMALI MORTI
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Per la maggior parte delle persone, le mummie egiziane non sono altro che faraoni morti avvolti in bendaggi di lino, seppelliti nelle piramidi all´esterno del Cairo. In realtà, virtualmente, ognuno nell´antico Egitto, se poteva affrontarlo – circa 70 milioni di persone in oltre 3, 000 anni – si sottoponeva, dopo la morte, ad un elaborato processo di mummificazione della durata di due mesi.

Inoltre, milioni di animali venivano mummificati e sepolti accanto ai loro proprietari. Erano parte della tradizione, come uno status symbol, un po´ come le grandi corone di fiori ai funerali odierni. "Nel 1, 800, letteralmente tonnellate di essi furono scavate da sepolcri delle antiche e nuove dinastie" ha dichiarato Richard Sabin, curatore al Museo di Storia Naturale di Londra. Così tante, nei fatti, che Sabin cominciò a sospettare che alcuni di essi potessero essere stati prodotti in scala industriale per la vendita.

"Usavano bendare qualsiasi cosa gli passasse per le mani" ha dichiarato Sabin, inclusi gatti, uccelli, antilopi, e perfino scorte vive.

Come i fiori di oggi, è probabile che fossero venduti al mercato. L´evidenza più convincente, ha dichiarato Sabin, sono i falsi rivelati ai raggi-X. All´esterno, queste strane mummie sono involte come animali; sull´interno contenevano però solo canne, sabbia o altri materiali senza valore.

Come parte di una mostra di animali mummificati, Sabin ha analizzato i relativamente pochi specimen sopravvissuti. Ha trovato che gli scheletri di gatti bendati erano molto più grossi di quelli dei moderni gatti domestici. "Potrebbe essere che questi gatti fossero nutriti per essere più grandi, e creare mummie più impressionanti, e più vendibili" ha dichiarato Sabin. Se così fosse, potrebbe perfino suggerire che i gatti furono i primi animali domestici ad essere sacrificati.