
OTRICOLI - Saccheggiate. Già ai tempi dei romani. Tombaroli del periodo di Vespasiano erano entrati nei sarcofaghi prelevando parte del corredo funerario che poteva essere rivenduto. Dopo di allora nessuno aveva osato profanare il luogo in cui erano messe a riposo per l´eternità le spoglie di qualche antico sabino. Finché nei mesi scorsi non è giunta alla Soprintendenza la segnalazione di privati sulla presenza di tombe nella campagna attorno Otricoli. Una équipe di archeologi si è subito fiondata sul posto per verificare direttamente di cosa si trattasse. Anche perché il sottosuolo della zona è ricchissimo. Una miniera di reperti, il cui recupero abbisogna però di parecchi finanziamenti. La richiesta di fondi al dicastero competente è partita alla volta di Roma. Ora bisogna vedere quale somma verrà accordata. Luana Cenciaioli, della Soprintendenza archeologica dell´Umbria e responsabile per la zona di Otricoli, ha subito escluso l´ipotesi che si potesse trattare di sarcofaghi etruschi. Anche perché la mitica popolazione si era insediata sul lato sinistro del Tevere e non sulla sponda opposta.«Sono tombe di età arcaica orientalizzata - esordisce l´archeologa - Con questa locuzione s´intende indicare un periodo cronologico che arriva fino al settimo secolo avanti Cristo. Le tombe sono risultate pressocché intatte anche se depredate in età romana». Come sia stato possibile stabilire il passagggio di antichi tombaroli, l´archeologa lì per lì celia con i "segreti del mestiere". Spiegando poi che cumuli di terra trovati all´interno e utelsili di età rimana fanno appunto ritenere che le tombe siano state visitate.
Ad Otricoli sono a cavallo dell´entusiasmo. Prima tra tutti Teresa Lanari che è assessore alla cultura. La collaborazione dei cittadini a segnalare ogni piccolo indizio, che possa far ritenere che sottoterra vi sia un tesoro sepolto, quasi la commuove. Laddove nella maggior parte dei casi si cerca di occultare per opportunismo la presenza di un insediamento archeologico, ad Otricoli si farebbe a gara nell´indicazione di possibili siti che nascondano le vestigia di civiltà vissute migliaia di anni addietro.






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