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8 Giugno 2005 ARCHEOLOGIA
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CENERI IN GIARA EGIZIA SONO I RESTI DI UN SACERDOTE
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Negli ultimi 36 anni, una giara egizia è stata custodita nella collezione di un museo di Harrogate e, per secoli prima d´allora, sepolta nel deserto del Medio Oriente. Ma gli esami hanno mostrato che i residui al suo interno non sono solo la polvere dei secoli, ma tutto ciò che rimane di un sacerdote morto da gran tempo.

Gli esperti della York University, guidati da Stepehn Buckley, hanno stabilito che i resti non sono altro che colesterolo da resti umani.

Il vaso canopo di 26 cm di altezza era stato donato al Royal Pump Room Museum, di Harrogate, nel 1969, da un coltivatore locale, di nome Benjamin Kent. L´effettiva provenienza è ignota.

I vasi canopi erano usati durante il processo di mummificazione dagli antichi egizi tra 2, 000 e 4, 000 anni or sono per conservare gli organi interni. Vi erano contenitori per i polmoni, per lo stomaco, per il fegato e gli intestini.

Seppure gli egittologi non sapranno mai per sicuro di chi siano i resti scoperti, la giara stessa potrebbe offrire un indizio – dal momento che i geroglifici menzionano un sacerdote chiamato Djediufankh.

I test hanno confermato che gli egiziani sterilizzarono il corpo e le interiora usando alcool come antisettico.

Per la prima volta la scienza ha potuto dimostrare che l´alcool usato era vino di palma di dattero, confermando la descrizione data da autori classici, come lo storico greco Erodoto.

E´ stato rivelato inoltre che gli organi conservati all´interno della giara erano stati trattati con spezie aromatiche, probabilmente cannella o cassia importate dall´Asia sud-orientale.