Il grande sito archeologico Castrum Inui, alla foce del fiume Incastro, apre i cancelli ai visitatori in occasione della sesta edizione di ´Alla Scoperta di Castrum Inui´, l´ormai tradizionale appuntamento annuale organizzato dall´editore di dossier informare, l´associazione Informare, con la prestigiosa supervisione scientifica del dr Francesco Di Mario della soprintendenza per i beni archeologici del Lazio e la collaborazione del comitato di quartiere Nuova California e della pro loco di Ardea. L´attesa visita guidata gratuita, in occasione della quale il dr Di Mario in persona ed il suo staff di archeologi illustreranno ai visitatori le bellezze del sito Castrum Inui, si svolgerà venerdi 9 luglio alle ore 9.30. L´evento è stato inserito, come è ormai consuetudine, nel programma della festa del quartiere Nuova California. Sarà una visita particolarmente interessante, sia perchè il sito archeologico è abitualmente chiuso al pubblico, e quindi si tratta di un avvenimento fuori dal comune, sia perchè sono gli stessi esperti e studiosi che stanno eseguendo gli scavi ed i restauri ad illustrare il frutto del loro lavoro ai visitatori; inoltre, rispetto allo scorso anno, l´estensione di Castrum Inui è ulteriormente aumentata e sono state effettuate nuove straordinarie scoperte archeologiche. Purtroppo non sarà possibile ammirare i reperti artistici rinvenuti, come le statue e le decorazioni architettoniche, tutti conservati nel museo di Nemi, tuttavia i visitatori potranno apprezzare la bellezza e la magnificenza di un´area sacra ancor più antica di Roma, includente ben quattro santuari e due altari, per una forma di culto all´aperto non ancora identificata; potranno osservare l´imponenza dell´antica banchina portuale, la complessità e raffinatezza della struttura termale, con i numerosi mosaici perfettamente restaurati, e dei vari magazzini di servizio alle attività dell´approdo. Un appuntamento da non mancare per tutti gli appassionati di storia e di arte, a cui viene data la possibilità di entrare in questo luogo quasi magico, che ci riporta indietro nel tempo, in un periodo avvolto nel mistero, in cui Roma non era ancora una grande potenza, ed il nostro territorio era invece sede di una civiltà prestigiosa e raffinata, ma anche religiosa, mistica e multietnica. In questo luogo sorgeva, stando alle fonti letterarie, un insediamento portuale antichissimo, fondato, secondo la leggenda, da Latino Silvio, figlio di Ascanio e nipote di Enea, 1300 anni prima di Cristo, e a cui fu dato il nome di Castrum Inui in onore del dio Inuo (Priapo), protettore della fertilità della terra, residuo di una divinità ancestrale, solare e dominatore della materia. Le indagini hanno confermato che questo luogo era sacro e importante, e che fu stabilmente abitato dall´VI-VII secolo a.C. fino al III-IV secolo d.C., quindi per centinaia di anni. L´obiettivo di queste visite è sia quello di condividere il privilegio di assistere agli scavi, sia quello di creare sensibilità per le bellezze che i nostri antenati ci hanno lasciato, l´affetto del pubblico è infatti la miglior ga-ranzia di tutela dei siti archeologici. In occasione della sesta visita guidata torna anche il connubio con l´arte contemporanea, già sperimentato con successo nella quarta edizione. In un contesto archeologico, e oltretutto in un´antica area sacra, l´arte contemporanea si innesta naturalmente, rispettando e ravvivando la solennità del luogo. La cesura ideale fra antico e contemporaneo sarà completata da una interessante dimostrazione delle antiche tecniche di decorazione artistica. Ricordiamo che, trattandosi di una visita in un cantiere archeologico, il percorso non è al momento adatto nè attrezzato per i bambini e per visitatori con disabilità motorie. Ogni visita dura circa 50 minuti e nel sito c´è da camminare parecchio. Tenetene conto per adeguare di conseguenza l´abbigliamento e le calzature. L´appuntamento è dalle ore 9 alle ore 9.30 davanti al complesso ´Le Salzare´. I visitatori entreranno alle ore 9.30, la visita terminerà alle ore 11.3
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