sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
12 Maggio 2010 ARCHEOLOGIA
CARLO ALBERTO BUCCI Repubblica.it
Archeologia, 30 milioni per la rinascita del Palatino
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Cinquecentomila euro per liberare la "Magna mater" dalla tettoia fatiscente ma anche dai tre lecci che con le loro radici mettono a repentaglio la stabilità degli antichi resti. Un milione per il restauro di quel gioiello di stratificazione della storia dell´arte che è Santa Maria Antiqua con la sua celebre "parete palinsesto". E poi un milione e 900mila euro che sono stati impiegati per tre interventi sulla terrazza della Domus Tiberiana. Ma anche un milione (la gara è stata già aggiudicata) per il magnifico tempio di Antonino e Faustina. Sono solo alcuni dei 17 cantieri nell´area Palatino-Foro romano, per una spesa di 7, 5 milioni di euro, per cui sono già partite le procedure. Mentre per altri 28 interventi in programma sono stanziati circa 12, 5 milioni. In tutto, una trentina di milioni che arrivano dalle ricche casse della Soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Roma che, grazie a Colosseo-Palatino-Fori, nei mesi di marzo e aprile ha fatto registrare un più 6% di ingressi rispetto agli stessi mesi del 2009 (481.532 a marzo, 731.770 nel mese successivo, dopo un calo però dell´8% a febbraio: 254.964 ingressi).

Ecco i numeri principali del secondo rapporto sullo stato di salute dell´area centrale che il segretario generale del ministero Beni culturali, Roberto Cecchi, ha stilato in qualità di commissario dell´archeologia romana: un incarico che scade a dicembre e che non sarà rinnovato. "Abbiamo lavorato in perfetto accordo con la Soprintendenza - spiega l´architetto - e ormai la strada è segnata: ci sono progettualità e indicazioni per andare avanti l´anno prossimo, nel segno della manutenzione programmata, senza più la necessità del commissariamento".

Il "librone" di Cecchi (edito da Electa) sarà presentato il 17 maggio al Colosseo. Ma è stato anticipato nelle sue linee principali durante il sopralluogo condotto insieme con l´archeologa Maria Antonietta Tomei, l´architetto Pia Petrangeli e il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro. Secondo il braccio destro del ministro Bondi, "l'apertura delle Arcate Severiane che affacciano sul Circo Massimo e della Vigna Barberini con vista sul Colosseo hanno segnato una svolta nel complessivo risanamento del Palatino. A giugno presenteremo un progetto per la sostituzione di molte tettoie oggi fatiscenti nell'area della Domus augusti e delle Capanne romulee e per la pulitura dell'area e la messa in valore di alcuni reperti archeologici; verrà inoltre proposto e approvato uno studio per l'immagine coordinata dei molti cantieri aperti nell'area degli Orti farnesiani e della Domus tiberiana, le cui strutture saranno sostituite, rese compatibili con la bellezza dei luoghi e in alcuni casi rese anche accessibili alla vista dei turisti in modo tale che tutti possano vedere ciò che accade all'interno così come già avviene nel cantiere del Lapis Niger davanti alla Curia Iulia".

Levare le vetuste coperture ("di plastica, non di etenit" sottolineano Tomei e Petrangeli) sarà il primo passo. Poi arriveranno i progetti dell´architetto De Lucchi per uniformare le tettoie e anche l´apparato didattico che guiderà i turisti lungo il percorso archeologico. Che entro l´estate si arricchirà con l'apertura di un percorso al Tempio di Venere e Roma, della Casa delle Vestali al Foro romano (con la copertura dello scavo ultimato, condotto dagli allievi del professor Andrea Carandini), dell'illuminazione del Foro romano secondo un percorso che va dall'Arco di Settimio Severo all'arco di Tito.