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Facciamo un viaggio all'indietro nel tempo fino al 50 avanti Cristo. E ci trasferiamo in Egitto, all'epoca di Cleopatra, la regina che conquistò il cuore dei condottieri Cesare e Antonio. A dispetto della sua fama, secondo gli studiosi Cleopatra non era bellissima. Ma, di certo, sapeva valorizzarsi. Le ultime scoperte archeologiche, per esempio, dicono che per tenersi in forma faceva molta ginnastica. Lo rivelano i papiri ritrovati nell'oasi di Fayum, a 100 chilometri dal Cairo. Più esattamente, tra le rovine di Karanis, un villaggio sorto nel 332 a.C. e abitato fino all'arrivo degli Arabi (VII secolo dopo Cristo). Si tratta di documenti in greco antico che descrivono gli esercizi spiega Aristide Malnati, archeologo dell'istituto francese del Cairo.
A partire dall'epoca greca, gli Egizi frequentavano il ginnasio, l'antica palestra. Ma, anziché in tuta e scarpette, facevano ginnastica seminudi e cosparsi di oli profumati, racconta l'esperto. Si allenavano in piccoli gruppi, sotto la guida dell'istruttore, mentre i più ricchi avevano un vero e proprio personal trainer. Dai papiri di Fayum veniamo a sapere che Cleopatra dedicava al fitness un'ora al giorno. Le sue lezioni cominciavano con il corpo libero: piegamenti, flessioni ed estensioni di braccia e gambe, continua Malnati. Dopo il riscaldamento, accompagnata dalla musica dei suonatori di corte, passava alla fase aerobica, con alcune serie di saltelli e un po' di danza. Poi, come si fa anche oggi, concludeva con degli esercizi di allungamento muscolare, simili allo stretching. Non solo. Dopo la lezione, per tonificare le gambe, Cleopatra faceva anche lunghe passeggiate sulla sabbia.
Un fisico slanciato e dal portamento regale era l'obiettivo anche dei faraoni, che si consideravano figli di Ra, il dio sole. Secondo i papiri di Fayum, il faraone si allenava per potenziare la muscolatura. Ma senza esagerare: il suo corpo doveva mantenersi armonioso come quello di una divinità. Quali esercizi faceva? Oltre alla ginnastica a corpo libero, praticava la corsa, la lotta e il pugilato. Anche a lui piaceva allenarsi seguendo il ritmo lento e flautato di un sottofondo musicale, in modo da acquistare più grazia ed eleganza nei movimenti.
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