Il cuore antico, medioevale, della città di Savona è celato là, in quegli scavi sulla Fortezza del Priamàr, al di sotto della Casa dei Colonnelli e delle strutture della fortificazione cinquecentesca costruita dai genovesi.
Ma se alcune importanti tracce dell´antica cattedrale demolita nel XVI secolo erano riemerse negli anni cinquanta con le prime, pionieristiche, ricerche di Nino Lamboglia e Dede Restagno, dal 2007 gli scavi archeologici sul Priamàr hanno assunto una sistematicità e un livello tecnico e scientifico che ha permesso di fare enormi scoperte e che oggi potrebbe riportare in luce resti di eccezionale rilievo per costruire finalmente la storia e il profilo medioevale della città.
«Parallelamente agli scavi della cattedrale, per la prima volta – ha detto Rita Lavagna, direttore del Civico Museo Archeologico di Savona e direttore con Carlo Varaldo degli scavi archeologici - ha inizio la ricognizione in uno dei settori più affascinanti per l´archeologia della città, quello detto dei "dieci Oratori" che, erano collocati sul Priamàr . Si tratta dei consistenti resti, ancora quasi completamente conservati in elevato, degli Oratori delle Confraternite che si affacciavano sulla strada, la contrada dei Battuti, che scendeva al piano dalla piazza dell´antica Cattedrale, sull´alto del colle, seguendo il tracciato delle mura cittadine. Queste strutture, visibili dal baluardo di Santa Caterina, in parte furono demolite, ma in parte si conservarono, inglobate, ancora in elevato, nella fortificazione genovese».
Uno scavo molto complesso quello dei "Dieci Oratori", mai intrapreso sino ad ora proprio a causa della difficoltà logistiche legate alle strutture cinquecentesche, ma che, una volta completato, restituirà le mura degli oratori conservate ancora intatte, nella loro altezza, creando così uno dei siti archeologici all´aperto più suggestivi, visibile nella sua tridimensionalità. Un passaggio di eccezionale importanza per la città non soltanto dal punto di vista storico, ma anche turistico. Il sito, infatti, costituirebbe una delle principali attrattive per i visitatori che potrebbero ammirare a Savona un sito medievale nella sua integrità.
«Nel 1944, nel corso del secondo conflitto mondiale – ha detto Rita Lavagna - proprio nell´area degli Oratori, durante i lavori di costruzione di un bunker tedesco, venne in luce un muro di questi edifici sul quale comparivano alcune tracce di affresco: solo per un caso fortuito i lavori non furono portati a termine e i resti furono reinterrati. Nel 1955 nel corso di lavori di demolizione di sovrastrutture recenti si riaprì lo scavo e, grazie all´intervento dell´allora Soprintendenza alle Gallerie, fu eseguito lo strappo e il restauro degli affreschi, oggi visibili nella Pinacoteca Civica e raffiguranti episodi della vita di Cristo e riferibili agli inizi del XVI secolo. Gli scavi che oggi ci accingiamo a intraprendere, insieme a quelli dell´area della cattedrale, ricoprono un´importanza assoluta per la città riportando in luce una consistente porzione di questo antico quartiere con case e chiese ai lati della strada».
Novità anche negli scavi della cattedrale, a cura della sezione Sabazia dell´Istituto Internazionale di Studi Liguri, che opera in stretta collaborazione con l´Università degli Studi di Genova, Cattedra di Archeologia medievale. Le indagini svolte nell´arco del 2009, infatti, hanno fornito nuovi, importanti dati sulla struttura dell´antica chiesa. «Dopo la messa in luce, nel 2008 – ha detto Rita Lavagna - di un tratto del muro perimetrale della chiesa e di una più antica struttura appartenente probabilmente ad una fase altomedievale dell´edificio religioso, le ricerche più recenti hanno permesso di localizzare il fronte del coro che, come sappiamo, occupava parte della navata principale e, soprattutto, una delle due scale che scendeva nella cripta sottostante. Si tratta di una scoperta di straordinario interesse per la conoscenza dell´antico monumento». E se gli scavi della cattedrale e degli oratori, svolti in collaborazione con Fabrizio Benente dell´Università di Genova, costituiranno una svolta in ambito turistico per la città, sono ad oggi un fiore all´occhiello per Savona le metodologie di ricerca applicate negli scavi, vera e propria palestra per studenti che intendono specializzarsi nel settore.
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