
Sede della Valle dei Re - celebre area sepolcrale dei faraoni - l´antica necropoli egiziana di Tebe sta svelando i suoi segreti grazie alla più moderne tecnologie: foto satellitari ad alta risoluzione.
Gli egittologi infatti prelevano immagini dallo spazio per studiare i siti sepolcrali nella Valle dei Re a Tebe.
"Benvenuti nel XXI secolo" dice l´egittologo Peter Piccione del College di Charleston. "Abbiamo trovato un nuovo modo di guardare le cose antiche".
I ricercatori stanno utilizzando anche le scansioni tomografiche computerizzate per le mummie e caricando su Internet immagini tridimensionali dei testi cuneiformi.
Dagli anni ´20, gli archeologi cercavano di conoscere la vita degli antichi, esplorando le tombe della necropoli di Tebe, dove i sovrani egizi, i sacerdoti ed i loro servitori, furono seppelliti dal 2, 300 al 30 a.C. Dal 1978, il Progetto per la Mappatura di Tebe dell´Università Americana del Cairo, per esempio, ha usato la fotografia aerea per mappare la necropoli ed i siti collegati, come anche i templi ed i palazzi vicini a Luxor e Karnak.
Piccione sta tentando di completare lo sforzo, utilizzando immagini satellitari ad alta risoluzione, in grado di risolvere strutture di 2 piedi di grandezza. Le immagini non possono guardare sotto terra per trovare le tombe, ma possono evidenziare le entrate e, quel che è più importante, alimentare le informazioni di un sito web affinché gli studiosi possano cercare ed individuare gruppi di tombe complete della descrizione e dei dati geologici.
Annunciato nel settembre, il Sistema di Informazioni Geografiche (GIS) del gruppo ha mappato e catalogato 514 tombe sulle colline di Sheikh Abd el-Qurna.
Tebe era la capitale dell´antico Egitto al culmine del potere egizio. All´esterno della città si trova una necropoli, l´insieme di migliaia di tombe. Mappando nel dettaglio la collocazione di molte tombe, gli archeologi possono ora porsi nuove domande sulle pratiche sepolcrali degli antichi egizi, ha dichiarato Piccione.
I fianchi di alcune colline sono state completamente portate via dalle tombe, per esempio. "Perché? Certe persone volevano essere sepolte con una bella vista sulla valle di sotto" ha spiegato Piccione.
La mappa mostra che i servitori del Faraone Thutmose III incisero le tombe affinché fossero rivolte al tempio sacro al sovrano. Scelsero anche di collocare il loro sito funerario su una linea tra il tempio e la tomba del sovrano per buon auspicio.
"Considerato che gli Egiziani usavano corde e bastoni per gli allineamenti, la loro abilità nel collocare le tombe era davvero straordinaria" ha dichiarato Piccione.
Più diffusamente, il team spera che studiare gli strati delle rocce sui fianchi delle colline offrirà indizi sullo stato di questi seppellimenti. Qualche volta la roccia migliore si trovava alla base della collina. Determinare dove si trovano i seppellimenti di alto rango potrà definire dove concentrare gli sforzi.
Ampiamente utilizzata a scopi civili, "il GIS è molto più di una moda passeggera" per i ricercatori, ha dichiarato il geografo Dan Blumberg, dell´Università Israeliana di Ben-Gurion. "E´ un momento di rottura, non solo per l´archeologia, ma per la geologia, l´oceanografia e persino per la medicina." Blumberg, che dirige la Società Israeliana per la Fotogrammetria ed il Controllo a Distanza, è parte di un team di archeologi che ha esaminato l´uso di dati dei satelliti radar per rintracciare oggetti creati dall´uomo sepolti. Ed in Giordania, il satellite ha mappato l´intero paese per gli archeologi, riporta Stephen Savane della Arizona State University nel numero corrente della Rivista Americana di Archeologia.
Un bonus aggiuntivo è rappresentato dalla collocazione on line delle informazioni geografiche. In questo modo, infatti, i ricercatori attorno al mondo potranno verificare le loro teorie circa l´uno o l´altro sito, condividendo dati comuni sui quale basare le loro discussioni. Ed i ricercatori saranno in grado, in questo modo di esaminare le antiche culture, effettuando comparazioni di siti in località distinte molto più agevolmente.
"La disponibilità dello strumento GIS e dei dati satellitari amplierà certamente la comprensione delle culture passate e migliorerò la trasparenza dei dati condivisi dagli scienziati in ambito archeologico" ha dichiarato Blumberg.






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