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17 Luglio 2009 ARCHEOLOGIA
adnkronos
Arte restituita all'Italia. Dal Cleveland Museum tornano 14 reperti
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Tornano in Italia 14 reperti provenienti dal Cleveland Museum of Art. Frutto di accordi internazionali messi in campo dal ´Comitato di recupero dei Beni culturali´ formato dal ministero dei Beni culturali, Avvocatura dello Stato e il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Artistico, che ha portato ad accordi con vari musei pubblici e collezionisti privati come per il Museo del Michigan da cui torneranno presto due tele sottratte dalla città dell´Aquila alla quale verranno successivamente restituite. A questi si aggiungono accordi con la Grecia, il Costa Rica e il Perù.

''Oggi abbiamo restituito al nostro patrimonio culturale degli importanti esemplari – spiega il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi – Un risultato che viene dalla continuità nell´azione dei vari ministri che si sono succeduti al ministero dei Beni culturali, così come dovrebbe esserci una continuità nell´azione dei ministri di tutte le altre branche delle attività di governo e questo sarebbe un segnale di novità nella vita politica italiana . Mi riferisco – chiarisce il ministro – in senso generale al fatto che sarebbe una buona cosa se questo Parlamento ad ogni cambiamento di Governo non cambiasse le leggi fondamentali dello Stato''.

Un risultato raggiunto anche con l´ausilio dell´Avvocatura che ''è stato uno strumento importante - secondo Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - perché ha saputo impostare con rapidità la richiesta della restituzione. Il lavoro dei Carabinieri è stato fondamentale perché hanno saputo individuare i luoghi e le provenienze mettendo l´avvocatura in condizione di rivendicare quello che c´è stato finalmente restituito. Ma sono ancora tante le cose che dovranno tornare''.

Tra i quattordici reperti ritrovati spiccano i due crateri, uno di produzione corinzia, l´altro proveniente dalla Puglia, realizzato a Taranto, rappresenta la partenza di Ettore per l´ultima battaglia mentre dall´altro lato campeggia la figura di un guerriero morto. Entrambi realizzati per l´aristocrazia di quel periodo. A questi si aggiungono un Bronzetto nuragico; braccialetti etruschi d´argento provenienti da una tomba a camera; un vaso biberon, che probabilmente serviva per alimentare i bambini o per i loro giochi; vaso corno potorio configurato a testa di mulo, usato per bere il vino nei banchetti; vasi piccoli che contenevano oli per profumare il corpo dei defunti alcuni dei quali risalgono alla tradizione egizia. Ma il reperto che si distingue da tutti gli altri è una Croce di scuola senese, oggetto di un furto documentato dalla chiesa di Trequanda, in provincia di Siena.

''Si tratta di un capolavoro della tradizione senese – spiega Stefano de Caro, direttore generale per l´archeologia – si tratta di una Croce processionale sulla quale sono presenti le figure del Calvario. Un capolavoro assoluto. Avevo perso le speranze, non speravo più che fosse ritrovata. Quando mi hanno dato la notizia ho provato una grande emozione – spiega all´ADNKRONOS Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano – Ora tornerà nella sua casa e per festeggiare organizzeremo un evento, probabilmente insieme al ministro per i Beni culturali''.