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8 Giugno 2009 ARCHEOLOGIA
Erminia Pellecchia Il Mattino
Salerno, un inceneritore tra le tombe etrusche
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Piena intesa tra il sindaco De Luca e la soprintendente Nava per il termovalorizzatore. L´archeologa, nell´incontro di ieri (ieri l´altro, ndRed9) con il primo cittadino, ha ribadito quella che è la sua filosofia di fondo: storia e contemporaneo possono convivere, un dialogo fruttuoso per lo sviluppo di qualsiasi città o territorio. In perfetta sinergia di intenti Comune e Soprintendenza archeologica hanno rafforzato il patto siglato la scorsa estate, definendo le modalità di intervento per Cupa Siglia e dintorni, ovvero l´area dove dovrebbe sorgere l´impianto. Ecco in sintesi l´accordo: l´ente di tutela, retto da Maria Luisa Nava, continuerà gli scavi - finanziati tra l´altro dall´amministrazione comunale - fino a luglio; un´ala dell´edificio ospiterà, così come già anticipato dal sindaco De Luca lo scorso dicembre a Paestum, i preziosi reperti finora rinvenuti e quelli che, come suggerisce la prosecuzione delle indagini archeologiche, verranno portati alla luce nelle prossime settimane. «Nell´area attigua al termovalorizzatore - rivela il soprintendente Nava - quella per intenderci deputata alla viabilità di servizio, abbiamo scoperto una necropoli della prima età del ferro, che noi archeologi definiamo della fase orientalizzante antico. La situazione è quanto mai interessante, le tombe, soprattutto quelle femminili, hanno rivelato dei corredi preziosissimi, addirittura unici in Italia». Quasi inevitabile. La periferia sud di Salerno sta diventando una vera e propria «nicchia» per l´archeologia: dal villaggio preistorico emerso nella zona industriale dove doveva sorgere Finmatica a quello di Fuorni, attribuibile alla facies indigena del IV secolo a. C., passando per i ritrovamenti minori di Pastena e Mercatello, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio giacimento culturale. E l´ipotesi, lanciata alcuni anni fa, di un museo della storia antica salernitana, prende sempre più piede. «È un´idea che accarezza anche il sindaco - ammette la soprintendente Nava - È stato proprio De Luca a proporre la traslazione di una piccola parte del termovalorizzatore per allocarvi i reperti. Ha più volte ribadito che sarà il valore aggiunto ad un´opera di qualità dove l´architettura contemporanea sarà al servizio del vivere civile». Insomma, il termovalorizzatore di Salerno, se sarà realizzato, avrebbe le carte giuste per rivendicare, al pari di quello di Vienna, il ruolo di attrattore turistico. Ed è anche a questo fine che il Comune di Salerno ha stanziato ottocentomila euro per affiancare le indagini archeologiche a Cupa Siglia. Una lungimiranza che, visti gli importantissimi rinvenimenti, si sta rivelando un investimento.