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27 Maggio 2009 ARCHEOLOGIA
adnkronos
ARCHEOLOGIA: TORNANO DA SVIZZERA E GRECIA ECCEZIONALI REPERTI
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Un 'bottino' cospicuo quello ritrovato dai Carabinieri per la tutela dei beni culturali attraverso quattro operazioni all'estero. Recuperati reperti di grande valore scientifico, oltre che commerciale. Restituiti dal ministero della cultura greco due affreschi bizantini strappati venti anni fa in una chiesa rupestre in provincia di Caserta, sequestrati dalla polizia greca nell'isola di Schinoussa, nell'abitazione della sorella di un trafficante di reperti archeologici italiano. Le due opere se immesse nel mercato clandestino avrebbero fruttato oltre 500.000 euro.

A questi si aggiunge un terzo affresco, probabilmente proveniente della provincia di Salerno, forse estratto da un edificio dedicato a San Bartolomeo, ma di quest'ultimo non esiste la documentazione necessaria per dimostrare la sua provenienza e quindi e' rimasto in Grecia, nelle mani della polizia giudiziaria. ''Gli affreschi provengono da un'area archeologica depredata per decenni da bande legate alla malavita organizzata - spiega Stefano De Caro, direttore generale per i beni archeologici del Mibac - La zona si trova a qualche chilometro da Cassino ed e' una vasta zona archeologica, una citta' antica con un Castello del '400 e una dogana borbonica quasi completamente abbandonata''.

Dalla Svizzera, invece, tornano 251 reperti frutto di scavi abusivi realizzati in Etruria Meridionale, Campania, Puglia e Calabria. Erano stati acquistati da due fratelli libanesi che, all'inizio di questo mese, hanno deciso di restituirli, ancora conservati nelle cassette per la frutta. Sempre dalla Svizzera, grazie alla restituzione di un antiquario privato, torna in Italia un'anfora attica a figure nere del VI sec. a.C., attribuita al ''Gruppo del Leagros'', rubata dai depositi del Museo Archeologico di Salinas di Palermo.