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15 Settembre 2005 ARCHEOLOGIA
innovations report
SEGRETO DI DELFI IN UN ANTICO TESTO
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Ricercatori dell´Università di Leicester hanno rivelato un mistero di 2, 700 anni riguardante l´Oracolo di Delfi – consultando l´antico manuale di un agricoltore.

I ricercatori della Scuola di Archeologia e Storia Antica tentavano di spiegare come i popoli attraverso la Grecia sapessero consultare l´Oracolo – una specie di filo diretto con il Dio Apollo – in un particolare giorno dell´anno, nonostante non avessero un calendario vero e proprio.

Ora la loro scoperta, pubblicata nell´edizione di questo mese della rivista Antiquity, suggerisce che i segni celesti osservati dai coltivatori potrebbero anche avere determinato i rituali associati al Delphinios di Apollo.

Lo studente di dottorato Alun Salt ha dichiarato: "Il manuale Le Opere e i Giorni di Esiodo, datato all´VIII secolo a.C. descrive il tempo giusto per piantare o raccogliere mediante l´osservazione di una varietà di segni. Un evento cui si badava in modo particolare è la levata eliaca di una stella, la sua prima apparizione dell´anno nel cielo del mattino.

"Stavo osservando un planisfero in una notte insonne. E´ stato allora che ho notato che la costellazione del Delfino doveva sorgere nel cielo orientale tra la fine di dicembre e l´inizio di Gennaio. E´ lo stesso periodo in cui alcune città offrivano sacrifici ad Apollo.

"Mi sono domandato se gli eventi rituali potessero usare lo stesso sistema descritto da Esiodo. Il problema era che Gennaio non era il tempo in cui i Delphinios di Apollo interrogavano l´oracolo. Delphi era un mese più tardi, paragonato ad altre città. Sapevo che le colline a Delphi avrebbero ritardato il sorgere del Delfino lì, ma non potevo sapere di quanto."

Efrosyni Boutsikas, studentessa di post-dottorato a Leicester, ha esaminato Delphi come parte del suo corso di studi e ne ha tratto differenti immagini. Ha dichiarato: "Il tempio di Apollo a Delfi è sormontato ad est da imponenti colline. Queste bloccano la visione della parte occidentale del cielo. L´orizzonte è così alto che le stelle debbono percorrere una lunga via nel cielo prima di divenire visibili, poco dopo il sorgere del sole.

"Ciò significa che se si deve svolgere un rituale di prima mattina, come prepararsi a consultare Apollo, e si vuole vedere una costellazione, si deve attendere il tempo di un mese rispetto alle città con orizzonte piano."

Alun Salt ha concluso: "Attendere che la costellazione sorga davanti al sole ha il grande vantaggio che il sistema è utilizzabile ovunque. Poteva essere utilizzato dai Greci attraverso il Mediterraneo che volevano sapere quando visitare Delphi senza necessariamente conoscere le date del calendario di Delphi. Ciò spiega anche perché il calendario di Delphi sia leggermente sfalsato rispetto ai calendari di luoghi come Atene."

Questo rende dunque Delfi una Stonehenge greca? Potrebbe questo evento essere ancora apprezzato dai visitatori oggi? Alun Salt ne dubita: "L´evento si verifica ancora, un mese più tardi ai giorni nostri, perché il movimento della Terra nei Cieli è mutato dai tempi antichi. Il grande problema è poi l´inquinamento luminoso. Le stelle del Delfino sono piuttosto tenui. Non si possono vedere da Atene, e non so se il cielo attorno a Delphi sia scuro abbastanza da consentire di individuarle. E´ una sfida per chiunque a Delphi, attorno all´inizio di Febbraio.