La nuova carta è stata realizzata dall´Istituto di geologia e paleontologia dell´Università di Innsbruck sotto la direzione del professor Rainer Brandner, su incarico dell´Ufficio provinciale geologia e prove materiali, diretto dal Dr. Ludwig Nössing.

La documentazione precedente in campo geologico risaliva a circa 100 anni fa e la nuova carta è stata realizzata, in scala 1:25.000, con l´ausilio delle più moderne metodologie ed apparecchiature nell´ambito del progetto "CARG".

Nel corso della presentazione della carta l´assessore Mussner ha rilevato che il nuovo strumento fornisce preziose informazioni sulla conformazione del territorio provinciale e rappresenta una base fondamentale anche per l´adozione di future decisioni di carattere urbanistico, per la pianificazione territoriale da parte della pubblica amministrazione e per la definizione delle zone a rischio.

Un ruolo importante potrà essere svolto dalla nuova carta geologica delle Dolomiti occidentali anche nel campo dell´identificazione delle aree più adatte al reperimento di riserve idriche.

Di particolare interesse sotto il profilo scientifico sono soprattutto le differenziazioni rocciose emerse nell´ambito dolomitico, la loro età e conformazione. Sono stati rilevati dai cartografi anche i più recenti processi di definizione del paesaggio.

I Comuni maggiormente interessati alla nuova carta geologica sono quelli di Pieve di Marebbe, San Martino in Badia, Fiè, Lajon, Renon, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena, Corsara, Ponte Gardena, Castelrotto, Funes, Tires, Nova Ponente, Cornedo.

È stata infine sottolineata l´importanza della nuova carta geologica anche sotto il profilo turistico in quanto potrà divenire un utile strumento informativo per i numerosi escursionisti che frequentano la zona per identificare le varie formazioni rocciose e comprenderne meglio le caratteristiche.

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