Scienziati russi hanno trovato nel tessuto sottocutaneo delle zampe di un giovane mammut siberiano cellule 'vive' che contano di utilizzare per la clonazione del grande mammifero preistorico. Il professor Albert Protopopov, direttore della Fondazione per gli studi sul mammut di Irkutsk, in Siberia, ha annunciato che dalle zampe di un esemplare giovane, trovate recentemente da una spedizione russo-giapponese in ottime condizioni, gli scienziati del Centro scientifico di Novosibirsk, dove i reperti erano stati inviati hanno isolato cellule sottocutanee che possono servire alla clonazione, anche se resta ancora da individuare il Dna indispensabile per il processo.
Secondo Piotr Lazarev, direttore del Museo del Mammut a Irkutsk, citato dalla Komsomolskaya Pravda l'annuncio del ritrovamento di cellule che possono essere considerare 'vive' e' 'entusiasmante' ma il materiale a disposizione è poco e bisogna essere prudenti.
Le zampe del mammut giovane, la cui morte risalirebbe a 30.000 anni fa, erano state trovate lo scorso anno da una spedizione russo-giapponese in un 'cimitero' della Yakutia, nella Siberia orientale. I giapponesi avrebbero voluto portare i reperti in patria per cercare di ricavarne il Dna e procedere alla clonazione, ma a causa di una legge severissima della repubblica della Yakutia, ciò non era stato possibile e il materiale è rimasto in Russia.
Dubbi sulla possibilità di clonare davvero un mammut sono stati espressi da Nikolai Janovskij, scienziato dell'Istituto di genetica dell'Accademia russa delle scienze. Secondo Janovski per ottenere davvero un risultato bisognerebbe esser certi che nella catena della molecola del Dna non ci sia nessuno 'strappo', mentre le molecole dopo la morte, a prescindere dallo stato di conservazione, risulterebbero comunque alterate. Il mammut (Elephas Primigenius) è un elefante di grandi dimensioni vissuto nel Quaternario in Europa, Asia e America meridionale. Dotato di folto e lungo pelo rossiccio superava i 3, 5 metri di altezza, aveva un peso di circa 4 tonnellate ed era dotato di lunghe zanne ricurve.
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