Mentre esaminava la collezione di mammiferi del Quaternario del Museo Provinciale di Alberta (PMA), due anni or sono, Paul Matheus, un paleontologo del Centro Quaternario dell´Alaska, notò un fossile di orso bruno che sembrava fuori posto.
Il fossile era stato recuperato da Jim Burns, curatore di Mammiferi Quaternari al PMA, pochi anni prima presso Edmonton, Alberta, in zolle di terra che si datavano a prima dell´ultima era glaciale (più antiche di 24, 000 anni). Se questa stima era corretta, pensò Matheus, si sarebbe trattato di una scoperta davvero importante. Burns prestò lo specimen a Matheus affinché potesse riportarlo all´Università dell´Alaska Fairbanks per confermarne l´età, usando la datazione al radiocarbonio.
I risultati mostrarono che l´orso risaliva invece a circa 26, 000 anni or sono, e i due ricercatori realizzarono che il significato del fossile – e con esso la storia degli orsi bruni nel Nord America, doveva essere riscritta.
Si ritiene che gli antenati dei moderni orsi bruni nel Nord America migrarono dall´Asia all´Alaska e allo Yukon (allora parte della Beringia) tra 50, 000 e 100, 000 anni or sono; infatti antichi fossili di orso bruno non sono del tutto insoliti in Beringia. Approssimativamente tra 13, 000 e 23, 000 anni or sono, le rotte dalle aree della Beringia verso le aree del continente più a sud, furono bloccate dai ghiacciai continentali, e così gli orsi bruni si ritrovarono più o meno imbottigliati in Beringia. I più antichi fossili di orso bruno a sud della Beringia, in aree come il Canada meridionale e gli Stati Uniti settentrionali, sono di età compresa tra 12, 000 e 13, 000 anni, così i paleontologi hanno concluso che quello è il momento in cui arrivarono.
"E´ sempre stato un mistero, però, perché gli orsi bruni non migrarono più a sud se si trovavano in Beringia già 100, 000 anni or sono, ed il passaggio a sud non fu bloccato dai ghiacciai fino a 23, 000 anni or sono" ha dichiarato Matheus. "La scoperta dello specimen di Edmonton indica che gli orsi bruni migrarono a sud molto prima di quanto creduto".
Le recenti scoperte e le loro implicazioni, sono soggetto di un articolo sul numero del 12 novembre della rivista Science, dal titolo "Pleistocene Brown Bears in the Mid-Continent of North America" (Orsi Bruni del Pleistocene nel Medio Continente del Nord America N.d.T).
Per riuscire a comprendere appieno il significato della scoperta, Matheus e Burns avevano necessità di una serie ulteriore di informazioni, ovvero conoscere l´identità genetica del fossile dell´orso bruno. Così, lo hanno portato ai colleghi dell´Università di Oxford e del Max Planck Institute in Germania per ottenere la sequenza del DNA mitocondriale dello specimen, e assegnare l´orso ad una delle popolazioni genetiche degli orsi bruni moderni e antichi. Ciò è stato possibile per via di un precedente studio collaborativo di Matheus e del Laboratorio di Oxford, effettuato usando antico DNA per scoprire la struttura della popolazione degli antichi orsi bruni in Beringia.
"Una cosa che lo studio precedente non aveva potuto spiegare, era la discendenza dei moderni orsi bruni nella parte più meridionale delle loro aree di espansione, in luoghi come Alberta meridionale, la British Columbia, il Montana e l´Idaho" ha dichiarato Matheus. "Questi orsi appartengono ad una popolazione genetica che si riteneva estinta in Nord America da circa 35, 00 anni".
In conseguenza, paleontologi e genetisti hanno trovato difficile spiegare da dove provenissero gli antenati degli orsi bruni meridionali quando i ghiacciai si ritirarono, circa 13, 000 anni or sono – in quanto il loro tipo genetico non esisteva in Beringia a quel tempo. I risultati del DNA nel loro studio corrente hanno mostrato che il nuovo specimen di Edmonton appartiene allo stesso gruppo genetico dei moderni orsi bruni meridionali.
L´età e l´identità genetica di quest´orso indicano che gli orsi bruni non solo raggiunsero località più a sud molto più tardi di quanto creduto in precedenza, ma che questi orsi nell´area di Edmonton circa 26, 000 anni or sono erano parenti molto più stretti degli orsi meridionali che vediamo oggi.
"E´ come trovare l´ultima tessera di un puzzle, il collegamento mancante" ha dichiarato Matheus. "I loro antenati devono essersi stanziati a sud dei fogli di ghiaccio al culmine dell´ultima era glaciale, 13, 000-23, 000 anni or sono, poiché Edmonton era coperta di ghiaccio per la maggior parte di quel periodo. Ciò rappresenta un vero salto in avanti per le nostre concezioni sull´evoluzione dell´orso bruno in Nord America".
Matheus è uno scienziato ricercatore al Centro Quaternario dell´Alaska, ed un associato ricercatore dell´Istituto di Biologia Artica. Entrambe si trovano presso il Campus dell´Università di Alaska Fairbanks.
CONTATTI: Paul Matheus e-mail ffpem@uaf.edu o Carla Browning carla.browning@uaf.edu per ulteriori informazioni.
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