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28 Febbraio 2006 ARCHEOLOGIA
Newswise
IL REGNO PERDUTO DI TAMBORA
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L´eruzione del monte Tambura sull´isola indonesiana di Sumbawa nel 1815, la più grande eruzione vulcanica nella storia dell´umanità, uccise 117, 000 persone ed estinse il piccolo regno di Tambora. Dopo 20 anni di ricerca, uno scienziato della Scuola di Oceanografia dell´Università di Rhode Island, ha individuato i primi resti del villaggio di Tambora sotto 10 piedi di cenere ed i primi indizi sulla sua cultura.

In uno scavo di sei settimane nell´estate del 2004. il professor Haraldur Sigurdsson e colleghi dell´Università del North Carolina e del Direttorato Indonesiano di Vulcanologia, hanno scavato una casa di Tambora dove sono stati trovati i resti di due adulti, due ciotole di bronzo, contenitori di ceramica, strumenti di ferro ed altri reperti. I motivi decorativi e lo stile dei reperti suggerisce che la cultura di Tambora fosse collegata a Vietnam e Cambogia, e che il suo linguaggio fosse imparentato a quello dei gruppi Mon-Khmer ora sparsi attraverso l´Asia sud-orientale.

"Vi è tutto il potenziale perché Tambora diventi la Pompei dell´est" ha dichiarato Sigurdsson, che ritiene che il villaggio comprenda un grande palazzo di legno che spera di trovare in una prossima spedizione.

Secondo Sigurdsson, il villaggio era situato a 5 km nell´entroterra, dove i residenti erano al riparo dalle incursioni piratesche che frequentemente catturavano i residenti costieri e li costringevano alla schiavitù. Dalle poche evidenze riportate alla luce finora, sembra che gli abitanti di Tambora non fossero poveri affatto. Sembra invece che vivessero in condizioni piuttosto buone. Evidenze storiche sostengono la teoria secondo cui i Tamborani fossero famosi nelle Indie dell´est per il loro miele, cavalli, legno di sapan per la produzione di tintura rossa, e legno di sandalo usato per medicazioni.

TAG: Pompei