In uno dei paesi insolitamente privi di qualsiasi traccia di storia ebrea, un vescovo ha scoperto prove evidenti dell´esistenza di un´antica comunità, finora sconosciuta a storici e studiosi.
Le fotografie che il Prof. Michael Stone ha ricevuto per posta, sembravano abbastanza insignificanti – raffigurando una pietra tombale con iscrizioni in ebraico – ma è riuscita ad illuminare un buco nero della storia ebrea.
Come professore di studi armeni presso l´università Ebrea di Gerusalemme, Stone ha spesso esaminato il fatto singolare che l´Armenia non recasse virtualmente tracce di un passato ebraico. Vi sono testimonianze ebree risalenti a due millenni or sono in Iran, proprio lungo il confine meridionale dell´Armenia; è nota una remota presenza ebrea in Georgia al nord, e tradizioni ebree di lunga durata in Turchia ed Azerbaijan ad ovest ed est.
Ma a dispetto dei sorprendenti paralleli tra ebrei ed armeni nella storia –popoli antichi con proprio linguaggio e tradizioni religiose, diaspora a livello mondiale e reputazione di mercanti abilissimi – non si aveva virtualmente indicazione che gli Ebrei si fossero realmente stanziati in Armenia.
La sola possibile eccezione erano vaghe tradizioni relative ad un breve periodo nel I secolo a.C. e ancora, in modo similmente vago, di alcuni armeni di lingua ebrea nel secolo XIX.
Eppure l´uso di un grande numero di parole ebree nel linguaggio armeno suggerisce antichi contatti tra i due popoli. La parola armena per diaspora, ad esempio, è la stessa che in ebraico, gault. Ma perfino oggi non vi sono comunità ebree native in Armenia, solo qualche centinaio di ebrei originari di altre parti dell´Unione Sovietica.
Le fotografie ricevute quattro anni fa dal Prof. Stone, inviategli da un sacerdote in Armenia, raffigurano blocchi di pietra risalenti al Medio Evo, scoperti in un cimitero a Eghegis, un villaggio nell´Armenia meridionale. Hanno offerto, per la prima volta, prove inconfutabili di un´antica comunità ebrea in Armenia.
"E´ stata una sorpresa enorme" ha riferito Stone.
Lo scorso settembre, Stone e l´archeologo David Amit dell´Ufficio per le Antichità Israeliane, hanno visitato Eghegis, circa 160 km nord del confine iraniano, per svolgere una survey preliminare. Un viaggio in macchina di tre ore da Yeveran, la capitale dell´Armenia, li ha condotti tra valli montane, a 2000 metri di altezza, ricche di vigneti e orchidee. Eghegis si è provato essere un bellissimo villaggio di media dimensione, costruite sulle rovine di una città che portava lo stesso nome, e che era stato la capitale medioevale della provincia. Il Monte Ararat, permanentemente ammantato di neve, dominava il paesaggio.
Il cimitero ebreo si trovava al di fuori del villaggio, presso un fiume scrosciante. Le pietre tombali, di basalto locale, sono arrotondate da un lato e squadrate dall´altro. La maggior parte di esse non contiene iscrizioni, ma dove se ne possono ancora trovare, sono in lingua ebraica.
La scoperta è stata interessante al punto da garantire scavi archeologici su larga scala nella zona, che sono stati portati avanti da un team congiunto di ricercatori dell´Università Ebraica e dell´Accademia armena delle Scienze.
La delegazione ebrea contava oltre al Prof. Stone ed il dottor Amit, anche il Prof. Balachi Beit-Arie dell´Università Ebraica, un esperto paleografo. Il gruppo armeno era guidato da Husik Melkonian e da Niwra Hakobian.
Sono state scoperte più di 40 pietre tombali risalenti ai secoli XIII e XIV, delle quali meno di metà contenevano iscrizioni, tutte in Ebraico. La maggior parte delle pietre sono state trovate nel cimitero, ma alcune sono state riutilizzate successivamente in un mulino ad acqua poco lontano. Altre sono state identificate come supporto di un ponticello sul fiume.
Le pietre gettano considerevole luce sul carattere della comunità di Eghegis. Anche se coprono solo un breve periodo e sono in numero limitato, ci dicono che la comunità, chiaramente, non era solo uno sparuto raggruppamento di di marginali migranti.
"L´uso delle formule e abbreviazioni funerarie standard ebree, come la familiarità con le fonti rabbiniche, mostrano che la comunità di Eghegis coltivasse una profonda tradizione di conoscenze ebraiche" hanno scritto Stone e Amit in un rapporto preliminare. "Mostrano un livello mediamente alto di cultura ebrea".
Le date delle pietre trovate coprono un arco di 71 anni, tra il 1266 ed il 1337, circa tre generazioni. Ci sono indicazioni che le origini della comunità possano giacere in Persia.
Le pietre, alcune delle quali riccamente incise, suggeriscono che la comunità fosse fiorente e ben sviluppata. I ricercatori sono giunti ad ipotizzare che le pietre siano state prodotte dalla stessa bottega che produsse le pietre tombali della famiglia regnante nella regione, gli Orbelian, il cui cimitero di famiglia è stato anche oggetto di esame da parte della spedizione.
In aggiunta, l´ornamento delle pietre tombali suggerisce una misura di notevole assimilazione all´interno della società armena. I disegni scelti, seppur radicati nella tradizione stilistica ebraica, si conformano anche all´arte armena delle tombe cristiane. "E´ come se alle persone che ordinavano le pietre fosse mostrato un repertorio di arte locale e simboli selezionati che riecheggiavano intensamente l´iconografia e le decorazioni ebree" hanno scritto Stone e Amit.
Nonostante i partecipanti israeliani siano tornati a casa dopo una prima sessione di scavi, gli archeologi armeni proseguiranno nelle ricerche, e terranno informati delle eventuali scoperte i colleghi. Studi e approfondimenti sui testi storici armeni, per trovare riferimenti alla presenza degli ebrei nell´antichità, continuano senza posa.
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