Fu Platone, attorno al 360 a.C. che descrisse per primo un antico, esotico regno insulare catastroficamente sepolto sotto il mare quando la sua popolazione, una volta virtuosa, sfidò gli dei con i peccati e la corruzione dei costumi.
Da allora, le anime creative, da Giulio Verne, fino a Kirk Morris, Maria Montez, Fay Spain, Jean-Louis Trintingnant, Michael J.Fox, e Walt Disney hanno tentato di spiegare e rappresentare il terribile destino che interessò Atlantide.
Scienziati e studiosi, nel frattempo, per 2000 anni hanno esaminato attentamente le parole del racconto dei Dialoghi di Platone, sperando di comprendere se Atlantide realmente esistette, e, se così, dove si trovasse e in quale punto essa scomparve.
Lo scorso autunno, il geologo francese e studioso di preistoria Jacques Collina-Girard ha presentato una ricerca suggerendo che Atlantide fosse un posto reale – un´isola circondata da un piccolo canale dove attualmente si trova lo Stato di Gibilterra.
La sua fine fu segnata circa 11.000 anni or sono, alla fine dell´ultima era glaciale, quando il crescere dei mari la sommerse, insieme con altre sei isole vicine, dice Collina-Girard.
Oggi le isole si troverebbero sparse in qualche posto da 175 a 410 piedi (da 53 a 125 metri) al di sotto della superficie dell´oceano lungo le coste di Spagna e Marocco.
Collina-Girard ritiene che la leggenda di Atlantide si perfezionò a mano a mano che i cantastorie la arricchirono di nuovi dettagli per renderla più interessante, come fece anche Platone ad Atene 9000 anni dopo. Lo studioso paragona la storia a quella del diluvio universale di Noè, un´idea che probabilmente si sviluppò dopo la crescita del livello del Mediterraneo nel Bosforo 7600 anni or sono, per inondare quello che è attualmente il bacino del Mar Nero.
"E´ la stessa cosa" sostiene Collina-Girard. "In ogni luogo nel Medio Oriente, Europa, Asia, la memoria storica comprende storie che parlando del tempo in cui il mare dilagò. "Atlantide non sarebbe che un´altra discreta storia sul diluvio".
Il mondo non sente la mancanza di teorie riguardo Atlantide, la cui locazione è stata rintracciata ovunque: dagli abissi dell´Atlantico, alle acque a largo delle coste americane o perfino nel Mare Cinese Meridionale. Il punto di vista più popolare riguardo alla sua ubicazione è probabilmente l´isola Egea di Thera, a circa 70 miglia (112 chilometri) a nord di Creta, distrutta da un´eruzione vulcanica nel 1470 a.C.
Il fatto però è che la leggenda di Thera ignora lo scritto di Platone. "Il problema è stato che i geologi non sono generalmente interessati ad Atlantide, mentre chi è interessato ad Atlantide non è normalmente esperto di geologia."
Riportando le sue intuizioni lo scorso autunno sul Proceedings of the French Academy of Sciences, Collina-Girard invece suggerisce che Atlantide potrebbe essere trovata proprio dove Platone diceva si trovasse: "Un´isola situata di fronte allo stretto che gli Ateniesi del tempo chiamavano Colonne d´Ercole: Gibilterra" come Crizia dice a Socrate.
L´oceanografia mostra che il livello del mare nel corso dell´era glaciale, circa 20.000 anni or sono, era più di 400 piedi (122 metri) più basso di oggi, dice Collina-Girard. Nei successivi 15.000 anni, il mare crebbe con lo sciogliersi dei ghiacci di circa 2 piedi (0.6 metri) per secolo inizialmente, e qualcosa come 12 metri per secolo (3.7 metri) in seguito.
Quando iniziò lo scioglimento, c´erano sette isole all´estremità occidentale dello Stretto e poco più ad ovest, una sezione dell´Atlantico si separava in un "mare interno" come quello descritto da Platone. Atlantide si trovava a metà del canale, a circa 20 miglia (32 chilometri) a sud ovest della Tarifa dei giorni attuali (Spagna), e a 12 miglia (19 chilometri) a nord ovest di Tangeri (Marocco), secondo Collina-Girard.
Col passare del tempo, la crescita del mare ricoprì le isole una per una, fino a che rimasero solo Atlantide ed un´altra. E per i suoi ultimi 300 anni, Collina-Girard calcolò che il livello del mare ad Atlantide cresceva di circa 8 piedi (2.4 metri) per anno. "Un uomo in vita da almeno 50 anni avrebbe potuto notarlo" riferisce.
Dal punto di vista geologico, la teoria di Collina-Girard è "plausibile, secondo l´accuratezza delle misure del livello del mare" riporta il geofisico marino John Diebold, dell´Osservatorio Terrestre Lamont-Doherty della Columbia University. "Naturalmente, non avremo nessuna conferma definitiva fino a quando non scenderemo nelle profondità per verificare."
Collina-Girard ha dichiarato che programma di iniziare le ricerche subacquee la prossima estate.
La maggior parte della sua teoria è conforme ai Dialoghi. Quel che invece non può corrispondere è la stima del Crizia secondo cui Atlantide era "più ampia della Libia e dell´Asia poste insieme", e la sua affermazione che Atlantide sprofondò negli abissi a causa di un´eruzione vulcanica.
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