Al Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono stati affidati i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, agli ordini del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell´Ispettrice di Zona Marisa De Spagnolis. "La Soprintendenza – dice il sindaco Mario Cacciotti - ha ritenuto di dover affidare questi reperti, databili tra il VII ed il IV sec. a.C., al nostro Museo, visto il grande contributo dato da questa struttura alla salvaguardia e conservazione del patrimonio archeologico da venti anni a questa parte". "Il vasellame – spiega il direttore del museo Angelo Luttazzi -, ben conservato, con molta probabilità potrebbe provenire dall´Etruria, ma anche da qualche sito del Lazio a sud di Roma". "I pezzi sono stati già collocati nell´ambito del percorso espositivo – aggiunge l´assessore alla Cultura Graziana Mazzoli - e al più presto verranno presentati al pubblico nell´ambito di una semplice cerimonia alla quale interverrà con molta probabilità anche la Guardia di Finanza".
"Il sequestro – conclude il sindaco Cacciotti - deve servire da monito a tutti quei privati cittadini, anche di Colleferro, che forse non sanno che, detenere materiale archeologico in casa è reato contro il patrimonio di proprietà dello Stato e che questa leggerezza potrebbe costare loro anche una incriminazione penale. Tra l´altro quegli oggetti all´interno di un Museo, per di più locale, oltre che ad incrementarne le collezioni, sarebbero visibili a chiunque".
Il direttore del Museo ha comunicato che i pezzi rappresenteranno un ulteriore strumento didattico nel percorso di conoscenza che la struttura offre alle scuole di Colleferro e del circondario; lo stesso direttore ha avuto parole di stima per la Guardia di Finanza e per le forze dell´ordine che svolgono un´importante funzione di salvaguardia attraverso organismi specializzati che ci sono invidiati da tutto il mondo. Non è mancata una nota di ringraziamento verso la Dr.ssa De Spagnolis, con la quale il Museo ha oramai stabilito un grande rapporto di fiducia e collaborazione.
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