sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
21 Giugno 2005 ARCHEOLOGIA
SF Gate
GLI ANTICHI POLINESIANI VISITARONO LA CALIFORNIA?
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Gli scienziati stanno dando una nuova valutazione ad un´idea controversa e già proposta in passato: che gli antichi Polinesiani solcassero i mari verso la California Meridionale prima che Cristoforo Colombo approdasse sulla Costa Orientale.

Nuove evidenze-chiave arrivano da due direzioni. La prima implica la revisione della datazione al carbonio di un antico copricapo cerimoniale usato dagli Indiani Chumash del sud della California. La seconda si riferisce alla ricerca di due scienziati californiani (Kathrin A.Klar della Berkeley University e L. Jones della Università di San Luis) suggeriscono come una parola Chumash per "canoe a placche" deriverebbe dalla parola polinesiana per indicare il legno usato per costruire la stessa imbarcazione.

I Chumash ed i loro vicini, i Gabrielino, erano i soli indiani del Nord America a costruire imbarcazioni a placche congiunte, una tecnica usata invece per tutte le isole polinesiane.

Fino ad ora, pochi scienziati avevano osato speculare sul fatto che gli antichi Polinesiani visitarono la California del Sud tra il 500 ed il 700 d.C. ovvero, nel secolo successivo alla caduta dell´Impero Romano. Ciò è noto come ipotesi della "diffusione transpecifica".

"Il paradigma dominante della tecnologia americana negli ultimi 60 e più anni è stato anti-diffusionista, e le nostre scoperte costringerebbero ad un ripensamento del paradigma" ha dichiarato la linguista Klar.

Per tutto lo scorso secolo, l´opposizione degli scienziati non era sembrata irragionevole: non solo il Pacifico è il più vasto oceano del mondo, ma i navigatori da ovest avrebbero dovuto fronteggiare correnti e venti contrari che li avrebbero trasportati nella direzione sbagliata.

Recentemente, invece, l´opposizione scientifica ad almeno alcune delle idee diffusioniste inizia a traballare. Una prima spinta è arrivata un decennio fa, con la scoperta delle evidenze archeologiche del fatto che gli antichi polinesiani mangiassero patate dolci, native del Sud America. Presumibilmente, navigatori polinesiani si avventuravano in Sud America, scoprendo patate dolci e portandole indietro alle loro isole. E questa scoperta mina alla base la prima argomentazione critica: che il viaggio dalla Polinesia alle Americhe fosse fisicamente impossibile. Ed in effetti, le evidenze dirette del contatto sono piuttosto rare.

Fino ad ora.

L´analisi linguistica delle Klar, muove dalla circostanza che la parola Chumash per indicare quel tipo di canea è "tomomlo´o, mentre la parola Hawaiana per "albero utile" sarebbe kumukaa´au. I polinesiani colonizzarono le Hawaii nel corso del I millennio d.C., e nel processo il loro linguaggio evolse nel linguaggio Hawaiano. La parola polinesiana tumu significa un tronco d´albero, e ra´akai significa legno o ramo; la complessa analisi della Klar indica come la combinazione di queste due parole evolse nella parola Hawaiana kumulaa´au. Molte parole Hawaiane che ora iniziano con "K" prima iniziavano con "T". Sostituendo le due lettere, le somiglianze tra i due linguaggi divengono ovvie. E questa somiglianza non può essere causale, secondo Klar.

La canoa a placche unite degli indiani Chumash, era un´imbarcazione per il mare aperto, un veicolo sufficientemente solido per permettere loro di pescare in profonde acque lontane. Tradizionalmente, le canoe dei Nativi Americani erano oggetti relativamente semplici, spesso ricavate scavando i tronchi, o assemblando canne legate. Per contrasto, la canoa con placche unite era un veicolo d´alta tecnologia, nel quale le placche di legno venivano tagliate, riscaldate in acqua calda, ed unite in forma aerodinamica. Nel legno venivano praticati dei fori, che permettevano di collegare insieme le placche con forti fibre vegetali dalle foglie di yucca. Si usava poi catrame per colmare le fenditure tra le placche, rendendole nel contempo impermeabili.

Il vascello risultante era agile, leggero, veloce e durevole, il veicolo perfetto per viaggi di lunga durata.

Un´altra evidenza con cui gli studiosi si sono dovuti confrontare, è la scoperta di conchiglie su un copricapo cerimoniale Chumash, modellato dal cranio di un pesce spada. Basandosi su precedenti metodi di datazione al carbonio, le conchiglie, ora conservate presso il Museo di Storia Naturale di Santa Barbara, erano state fatte risalire ad almeno 2, 000 anni or sono. Ciò avrebbe significato che i Chumash pescassero in acque di mare profondo circa 400 anni prima dell´ipotetico contatto.

Successivamente, però, è emerso che l´originale datazione al carbonio 14 era errata, poiché determinata prima che gli scienziati realizzassero di dover considerare livelli diversificati di carbonio 14 atmosferico.

Ispirato dalle ipotesi della Klar e degli altri studiosi, John Johnson, curatore di antropologia del Museo di Santa Barbara, ha deciso di riesaminare i gusci. Ha scoperto che si daterebbero attorno al 600 d.C., dunque diverse centinaia di anni più giovani di quanto creduto, nel mezzo del periodo in cui, secondo Klar, gli antichi Polinesiani giunsero nel sud della California.

Ma Johnson vuole comunque mantenere una certa cautela, prima di considerare questa la prova decisiva a favore della teoria del contatto.