Seppure i primi esploratori spagnoli si riferirono alla regione di Big Bend come ad un "despoblado", ovvero area disabitata, è sempre maggiore il numero delle prove che provano il contrario.
Un altro pezzo del puzzle concernente la preistoria dell´area delle Montagne Davis è stato studiato da un gruppo di volontari, che stanno documentando l´arte rupestre dei Nativi Americani, in un ranch vicino a Balmorhea. Il sito – mai studiato prima – consiste di un ampio numero di petroglifi incisi su un foglio di calcare.
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I petroglifi occupano un´area di forma imprecisata (ma i cui contorni aumentano con il procedere delle ricerche) attorno ad una bassa collina. I disegni sbiaditi ed abrasi su una larga spianata di calcare, consistono di molte immagini oscure – cerchi concentrici, circoli come ruote di carro, linee lunghe e serpeggianti, linee curve ed altri disegni.
Sono stati individuati anche mortai sul letto di roccia – piccole cavità nella roccia solitamente usate per macinare e trasformare i cibi selvatici – ed i fori meno profondi – conosciuti come cupules – di uso sconosciuto. Nelle vicinanze si trovavano le tracce di un focolaio acceso direttamente sulla roccia, una sorta di fossa usata come forno per arrostire piante usate come cibo.
Si tratterebbe di uno dei pochi siti di arte rupestre nel Texas, che consiste di petroglifi sparsi per un´area tanto ampia, sulla formazione di calcare di Wichita.
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La prima fase del processo di documentazione consiste nello stendere una sorta di griglia della misura di un metro quadrato e riprodurre in scala ogni singolo tratto dell´arte rupestre. Una mappa accurata del sito può essere così ricostruita, mettendo insieme i metri quadrati di disegni.
"Abbiamo usato la fotografia e i disegni perché talvolta l´occhio umano può notare dettagli che si perdono nelle fotografie e viceversa" hanno spiegato gli studiosi. "Abbiamo prelevato stampe digitali ed analogiche, e poiché alcuni dei petroglifi erano davvero molto consumati, contiamo di usare tecniche di elaborazione computerizzata per ritoccare le fotografie e scoprire più dettagli.
Il processo di documentazione è lungo e noioso. Si spera di ottenere l´aiuto di volontari delle associazioni di Big Bend.
La datazione dei petroglifi è un´altra questione problematica. Si crede possano risalire al Tardo Periodo Arcaico (1, 000 a.C.- 700 d.C.) o al Tardo Periodo Preistorico (700 d.C. – 1535 d.C.). E´ possibile che siano stati creati da popoli differenti in un periodo di tempo piuttosto lungo. Non vi sono prove del fatto che si datino al periodo storico, e furono molto probabilmente create da cacciatori raccoglitori piuttosto che da gruppi ad economia agricola.
Solo pochi reperti sono stati trovati al sito, ma potrebbero essere stati lasciati da altri gruppi che semplicemente transitavano nell´area, e non necessariamente associati ai petroglifi.
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