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27 Maggio 2004 ARCHEOLOGIA
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MANUFATTI EBREI PERDUTI IN IRAQ
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WASHINGTON – Una Torah danneggiata, una Bibbia antica di secoli ed altri rari documenti importanti per i pochi ebrei rimasti in Iraq, sono stati recuperati da una camera allagata a Baghdad.

Il loro restauro, così come molti altri in questi giorni, attende l´avvento di un nuovo Iraq.

Gli storici all´Archivio Nazionale, che preservano manufatti senza prezzo come la Costituzione e la Dichiarazione di Indipendenza Americane, stanno esaminando i preziosi reperti trovati nel sotterraneo del quartier generale della polizia personale di Saddam Hussein.

I materiali sono in condizioni precarie – sono rimasti umidi per parecchie settimane dopo essere stati recuperati, il che ha permesso alla muffa di crescere, ed alcuni documenti si sono staccati dalle loro rilegature e sono andati perduti, secondo il Rapporto di Preservazione dell´Archivio Ebraico Iracheno. Lo studio è stato preparato per conto dell´Autorità Provvisoria della Coalizione, che sovrintende l´Iraq fino al 30 giugno, quando le nuove autorità irachene prenderanno il potere.

Vi sono questioni circa chi deve detenere i documenti, dove debbano essere ospitati e se i fondi saranno disponibili per restaurarli. E´ probabile che a queste domande non si abbia risposta fino al 30 giugno, o mesi più tardi, dopo che in Iraq si saranno tenute elezioni regolari.

Quando trovata, oltre un anno fa, la collezione è stata prelevata da tre piedi di acqua melmosa – dopo che una bomba aveva fatto esplodere le tubazioni dell´edificio della polizia.

Una missione di salvataggio ha recuperato i documenti, li ha caricati in sacchi e li ha portate ad un cortile vicino, dove sono stati parzialmente asciugati. In seguito, sono stati sigillati in 27 fusti metallici, conservati su un camion refrigerato per fermare il progresso delle muffe.

Quindi sono state imbarcate alla volta del Texas, dove sono state asciugate a freddo per evitare che l´umidità residua causasse ulteriori danni. Ora si trovano presso il laboratorio dell´Archivio Nazionale.

Tra gli oggetti, una Bibbia stampata a Venezia nel 1568, rari libri di legge ebraica, pamphlet e rotoli di pergamena, che comprendono alcune sezioni – danneggiate - di una Torah.

Doris Hamburg, in carica per la conservazione all´Archivio Nazionale, ha dichiarato che un Talmud di 1, 400 anni or sono, ritenuto essere nelle mani della polizia, manca ancora all´appello.

Harold Rhode, un esperto del Pentagono in questioni medio-orientali, che ha trascorso sei settimane a Baghdad al lavoro sui materiali, ha dichiarato che si tratta di documenti di grande interesse storico, poiché la comunità ebrea di Baghdad è scomparsa pressoché del tutto.

Gli Ebrei lasciarono l´Iraq dopo gli scontri mortali sotto un governo pro-Nazista nel corso della II Guerra Mondiale; migliaia di più lasciarono dopo le esecuzioni di ebrei, considerati spie di Israele e del governo americano, negli anni ´60. Molti si trovano attualmente in Israele.

Degli stimati 10, 000 ebrei che vivevano a Baghdad alla fine della II Guerra Mondiale, solo pochi rimangono, la maggior parte dei quali persone anziane che non possono o non vogliono lasciare, secondo il Comitato di Distribuzione Congiunto di Americani ed Ebrei, che porta avanti un programma di sostegno per gli Ebrei.

Il totale restauro dei materiali recuperati a Baghdad costerebbe da 1.5 a 3 milioni di dollari, secondo l´Archivio Nazionale.

Ma le incertezze circa il ritorno dei materiali a Baghdad hanno scoraggiato i potenziali donatori. I filantropi ebrei d´America vogliono vedere come si presenterà il nuovo Iraq prima di offrire il loro sostegno.