Phyllis Williams Lehmann, archeologa e storica dell´arte conosciuta per avere ricostruito la mano di una delle icone dell´arte occidentale, la Vittoria Alata di Samothrace, ritrovando due delle sue dita perdute da lungo tempo, è morta il 29 settembre nella sua casa di Haydenville, Massachusetts. Aveva 91 anni.
La morte è stata causata dall´insorgere di problemi cardiaci, secondo lo Smith College, dove la Lehmann ha insegnato per più di 30 anni.
Il Dr Lehmann era un´autorità sui monumenti e sull´architettura di Samothrace, una remota isola montagnosa nel nord dell´Egeo. L´isola è considerata cruciale nello sviluppo dell´arte e dell´architettura del periodo ellenistico, che durò dalla morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C. fino alla metà del I secolo a.C.
Samothrace si trovava al centro di uno dei più famosi culti misteriosi dell´antichità Greca; i suoi rituali erano portati avanti nel gruppo di edifici imponenti conosciuti come il Santuario dei Grandi Dei, eretti tra il IV ed il II secolo a.C. La prima di queste strutture ad essere costruita in marmo, fu dedicato al padre di Alessandro, Filippo II.
Anche i successori di Alessandro eressero monumenti nel santuario.
Come risultato, le rovine a Samothrace hanno continuato ad attrarre l´interesse degli archeologi, che hanno lavorato al sito dal 1860. Il Dr Lehmann visitò l´isola per la prima volta nel 1938, quando svolse le prime ricerche con suo marito, l´archeologo Karl Lehmann. Fu vice direttore del campo dello scavo dal 1948 al 1960, e direttore dal 1960 al 1965, e rimase strettamente coinvolta da Samothrace per il resto della sua carriera.
Membro della facoltà di Smith dal 1946 al 1978, fu decana del college dal 1965 al 1970.
Phyllis Williams nacque il 30 novembre del 1912 a Brooklyn. Conseguì la laurea alla Wellesley nel 1934, e per i due anni successivi lavorò al Museo di Brooklyn come assistente in carica della Collezione Classica. Nel 1936, iniziò il suo dottorato all´Istituto di Belle Arti dell´Università di New York, che conduceva lo scavo a Samothrace. Ricevette il suo Ph.D. nel 1943, e sposò Lehmann, il direttore dello scavo, l´anno successivo. Ma lui morì nel 1960. Nessun immediato membro della famiglia sopravvive.
Lavorando a Samothrace nel 1949, Phyllis Lehmann fece una delle sue più importanti scoperte, un´altissima statua di marmo di Nike, la dea della vittoria, databile al II secolo a.C. Dissotterrata in tre grossi pezzi, la statua era la terza Nike trovata sull´isola. La prima Vittoria Alata che oggi saluta i visitatori al Louvre dalla sommità di un´imponente scalinata, fu trovata nel 1863 dall´archeologo Francese Charles Champoiseau. La statua, risalente al 190 a.C., fu ritrovata in frammenti, probabilmente danneggiata dal terremoto del VI secolo d.C. Riassemblata a Parigi, mancava della testa, delle braccia e delle mani.
Nel 1870 circa, gli archeologi austriaci scoprirono una seconda Nike a Samothrace, questa volta una copia romana. La portarono al Kunsthistorisches Museum di Vienna, insieme con un assortimento vario di frammenti di marmo trovati sull´isola. I frammenti rimasero al museo, dimenticati e non identificati, per tre quarti di secolo.
La Nike della Lehmann, che si trovava sulla sommità di un edificio chiamato Hieron, è oggi in esposizione al museo di Samothrace.
Nel 1950, un team guidato da Karl Lehmann dissotterrò la mano destra mancante della Vittoria Alata del Louvre. La mano, che aveva perso le dita, era scivolata in un punto nascosto, sotto una grande roccia, nel luogo in cui la statua si trovava originariamente. Il team trovò nell´occasione anche la punta dell´anulare vicino.
Sulla via del ritorno da Samothrace, i Lehmann si fermarono a Vienna, dove Phyllis si avventurò per le polverose sale di conservazione del Museo di Kunsthistorisches. Esaminando i frammenti lasciati là dal team austriaco più di 70 anni prima, trovò i resti dell´anulare della Vittoria Alata ed una falange. La mano, con la falange ed il dito riattaccati, si trova in esposizione al Louvre in una teca di vetro presso la statua.
Le molte pubblicazioni del Dr. Lehmann includono "La Struttura di Base del Hieron di Samothrace" (1962) e "Samothrace III: lo Hieron" cui fu riconosciuto il premio letterario l´Alice Davis Hitchcock della Società degli Storici dell´Architettura nel 1969.
La Lehmann fu nominata cittadina onoraria di Samothrace nel 1968.
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