In un nuovo libro, un'antropologa attribuisce all'alleanza tra Homo sapiens e cani lupo il vantaggio che avrebbe portato all'estinzione i nostri cugini neandertaliani. National Geographic l'ha intervistata.
Ancora oggi, nell'immaginario collettivo, i Neandertal sono rappresentati come dei rozzi bruti preistorici, capelloni e corpulenti. In realtà, erano molto più simili a noi di quanto si pensi: erano perfettamente in grado di utilizzare il fuoco, vivevano in gruppi sociali e anche loro, gradivano come noi la carne rossa. Ma allora, perché si sono estinti? Secondo una delle ipotesi più accreditate la loro scomparsa sarebbe legata ai cambiamenti indotti dal raffreddamento climatico che caratterizzò il continente europeo circa 35 mila anni fa. Nel suo ultimo libro, The Invaders: How Humans and Their Dogs Drove Neanderthals to Extinction, Pat Shipman, professoressa di antropologia in pensione della Pennsylvania State University, presenta la sua teoria.
"Prima dell'arrivo di Homo sapiens, il continente europeo era stato abitato dai Neandertal per quasi 200.000 anni", spiega Shipman. "Ci si è sempre chiesti perché una delle due specie sia sopravvissuta, mentre l'altra no. In fondo erano così simili, producevano strumenti, erano esseri sociali ed abili cacciatori. La questione è interessante anche perché il gruppo che si estinto è quello che da più tempo conosceva i territori e la fauna da cacciare".
Molti esperti sostengono che la loro scomparsa sarebbe legata ai cambiamenti climatici. Lei invece non è d'accordo, perché?
In realtà non posso affermare che la loro estinzione non sia legata al clima. Le zone abitate dai Neandertal, e successivamente dai sapiens, sono andate incontro a numerosi cambiamenti legati al raffreddamento climatico, che hanno indotto delle modificazioni negli habitat di piante e animali. Il punto, però, è che non abbiamo ancora un collegamento diretto tra l'estinzione e il cambiamento climatico. Per capirci, ora, grazie ad una nuova e sofisticata tecnica di datazione al radiocarbonio, si è capito che molti fossili di Neandertal potrebbero essere molto più vecchi di quanto si pensi. Tom Higham, lo studioso di Oxford che ha elaborato questo nuovo metodo, ha scoperto che se un frammento di un osso di 50 mila anni fa fosse contaminato con del carbonio recente, anche solo per l'1 per cento, con i vecchi metodi risulterebbe più giovane di ben 13 mila anni! A lungo si è creduto che, con il passare dei millenni e man mano che il clima in Europa si faceva più rigido, i Neandertal abbiano cominciato a rifugiarsi sempre più sud, fino quasi a confinarsi tra Spagna e Portogallo. Ma questa convinzione si basava sulle vecchie datazione, che a questo punto non risultano più affidabili.
Il punto chiave della sua teoria è l'addomesticamento del cane lupo da parte dell'uomo moderno. Può spiegarci meglio la sua idea?
Intanto quando mi riferisco al cane lupo non intendo una sorta di ibrido tra un cane moderno e un lupo. Questi animali non erano né cani né lupi, moderni o antichi che sia. Erano un vero e proprio gruppo distinto. Fino ad ora, di cani lupi per come li intendo io, ne sono stati identificati una quarantina in vari siti archeologici. Sono molto grossi, hanno dei denti grandi e possiedono tutte le caratteristiche tipiche dei predatori come cani e lupi. Dalla loro anatomia si può dedurre che fossero in grado di seguire molto bene le tracce olfattive delle loro prede. Avevano un corpo molto adatto alla corsa. Gli esseri umani, invece, non correvano molto velocemente e non avevano neanche un ottimo olfatto. Eravamo in grado di cooperare, il che aiutava, e inoltre usavamo armi a lunga gettata, come archi e frecce.
I Neandertal, invece, sembra fossero specializzati in un tipo di caccia più di contatto, in cui si avvicinavamo molto alle loro prede e le abbattevano a mano con armi diverse. Cacciare da distante poteva quindi offrire un notevole vantaggio agli uomini moderni, perché è molto meno rischioso. A questo aggiungiamo l'impiego dei cani lupo. Seguivano le tracce delle prede, correndogli dietro molto velocemente e intrappolandole. A questo punto i cacciatori intervenivano, uccidendole da distante. I cani lupo non rischiavano di morire nel tentativo di cacciare grandi prede come i mammuth, e gli uomini riuscivano a catturare più animali, in meno tempo e con meno rischi.
Molte evidenze archeologiche arrivano dal sito di Pedmostí, nella Repubblica Ceca. Ci parli di questo luogo e di come ha rivoluzionato le nostre conoscenze sui Neandertal
Pedmostí fa parte di un gruppo di siti dell'Europa centro-orientale un po' particolari, perché sono molto ricchi di resti di grandi mammiferi. Non ci sono mai state molte prove che prima dell'arrivo dei sapiens in Europa, i mammuth venissero cacciati dai Neandertal. Non doveva essere semplice uccidere degli animali così grandi solo con delle armi a mano. Ma dopo l'arrivo degli uomini moderni le cose sono cambiate. Improvvisamente, i siti in cui si trovano resti di mammuth aumentano e in alcuni luoghi le ossa sono così abbondanti che se gli animali fossero vissuti tutti insieme, non ci sarebbe stato posto per tutti!
I Neandertal non erano degli inetti, per cui cos'hanno fatto gli uomini moderni per diventare così abili? Le armi da getto potevano essere utili, ma comunque bisognava seguire l'animale ferito finché non moriva. Ecco allora che entrano in gioco i cani lupo, visto che i loro resti sono sempre associati a resti di mammuth.
In alcuni di questi siti sono stati trovate le tracce di splendide tende costruite proprio con ossa di mammuth. Però, vivere vicino a delle carcasse di animali così grandi era piuttosto pericoloso, poiché potevano attrarre altri predatori affamati e pericolosi, come leoni delle caverne, orsi, iene, tigri dai denti a sciabola e lupi. Per non rischiare la vita, l'unico modo era difendere queste carcasse, e a questo ci pensavano i cani lupo.
Gli uomini moderni, al contrario dei Neandertal, hanno cambiato il loro modo di cacciare. I Neandertal non si sono adattati e l'arrivo dei cani lupo ha aumentato di molto il loro svantaggio rispetto ai sapiens.
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