
Viaggio degli archeologi da Torino a Gerusalemme per scoprire il cibo di 2000 anni fa.
Il progetto unisce archeologia e cultura del cibo, il viaggio partirà da Torino per terminare a Gerusalemme, dove la ricerca esaminerà e ricostruirà il menù dell'Ultima Cena tra cibo di oggi e di duemila anni fa.
Interessante questo progetto di Archeoricette, che nasce come strumento di divulgazione scientifica, fondato da un archeologo che ha coinvolto nel tempo diversi professionisti. Archeoricette prende in esame diverse civiltà in base alla storia delle abitudini culinarie: Mesopotamia, Egitto, Persia ed Etruria tra gli altri sono i punti di partenza per un'esame meticoloso della cucina dell'epoca.
La nuova avventura di Archeoricette è dedicata all'Ultima Cena, un viaggio da Torino a Gerusalemme per scoprire il cibo, le lavorazioni, un percorso nel gusto che si concretizzerà in un libro, un ricettario e insieme una guida turistica nel tempo. La ricostruzione del menù avverrà a tappe, con l'apporto di due archeologi esperti Generoso Urciuli e Marta Berogno e della Sarah Scaparone giornalista e food blogger saranno oggetto di analisi piatti come il Sabich, Chamin, Rugelach e Shakshouka. Le città visitate invece, saranno decisive per capire come può essere stato influenzato il menù più famoso della storia: Tel Aviv, Tiberiade, Belt she'an, Nazareth, Cesarea, Haifa, Jiaffa e Gerusalemme.
Il viaggio archeo gastronomico ha però bisogno di un contributo per poter concretizzare tutte le ipotesi, per permettere all'associazione di raccogliere tutto nel libro. Su indiegogo è presente infatti una proposta di crowdfunding, da 1 euro a 100 euro con alcune tappe intermedie. Per chi deciderà di contribuire ci saranno diversi omaggi a seconda della cifra impiegata per aiutare Archeoricette.
Alcune certezze già ci sono, come ha dichiarato l'associazione in una nota: "Gesù e i suoi erano Ebrei", si consideravano Ebrei (forse i veri Ebrei) e seguivano la tradizione; il Cristianesimo è l'unica religione monoteista che non ha divieti alimentari (l'astensione dalla carne in alcuni giorni non può essere considerato un divieto); il quadro alimentare della Gerusalemme del I secolo a. C. era variegato e ricco".
Interessante comunque il lavoro dell'associazione, che si concretizza per loro stessa ammissione spesso anche in ricette: "Il risultato delle "indagini" di Archeoricette si concretizza spesso sotto forma di ricetta. In alcuni casi sono ricette vere, tramandate dalle fonti, in altri casi sono delle ricostruzioni realizzate grazie all'analisi del contesto e gli assemblaggi proposti sono verosimili o "filologicamente" accettabili".






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