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17 Marzo 2005 ARCHEOLOGIA
stuff.co.nz
SCAVO A CARTERS BEACH EMOZIONA GLI ESPERTI
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Scoperte presso l´antico villaggio maori presso la Carters Beach, 6 km ad ovest di Westport, sembrano indicare una scoperta archeologica di significato internazionale.

Il coordinatore del progetto Chris Jacomb, che è anche l´archeologo regionale per il Fondo dei Palazzi Storici della Nuova Zelanda, ha dichiarato che esempi unici di primitivi strumenti di pietra neozelandesi, sono stati trovati presso il sito del Fiume Buller, e che hanno già prodotto interesse generalizzato.

Un team investigativo ha completato il lavoro al sito la scorsa settimana, ed ha lasciato i lavori con grande emozione per le molte scoperte archeologiche compiute nel corso delle tre settimane di lavoro di quest´anno.

L´alta preservazione al sito, e le antichissime evidenze hanno rilievo internazionale.

"Il sito è piuttosto intatto. E´ splendidamente intatto, direi meglio".

Si tratta di gran lunga del più interessante e meglio preservato dei 20 siti dei cacciatori di moa nel paese. L´insediamento al sito si data alla I generazione di abitanti polinesiani che arrivò in Nuova Zelanda circa 700 anni or sono.

Il design delle imbarcazioni da pesca accuratamente intagliate, ha permesso di determinare la loro provenienza dalla Polinesia orientale. Pietre calcaree piatte, usate per le manifatture, recano piccoli segni laddove erano state modellate.

Molti reperti erano sepolti insieme, come fossero nascosti.

Jacomb ha dichiarato che l´uso di differenti tipi di pietra indicherebbe che i primi abitanti avessero sviluppato, nel giro di una generazione, una buona familiarità con l´ambiente.

Il significato del sito potrebbe offrire un utile collegamento al passato. Un nuovo museo, o il restauro del museo esistente di Coaltown diverrà una grande attrazione turistica per l´esposizione permanente dei reperti.