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10 Settembre 2011 SCIENZA
Giovanni Caprara Corriere della Sera
Partite le sonde gemelle Grail per risolvere il mistero delle due lune
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Da Cape Canaveral viaggeranno in coppia a 200 km di distanza per scoprire le minime variazioni dell'interno del satellite.

Dopo due giorni di rinvii, è stata finalmente lanciata da Cape Canaveral con un razzo Delta II la missione Grail. Sarà un viaggio nei misteri nascosti della Luna, un viaggio al centro della Luna. E proprio per questo sarà anche l'occasione per sciogliere il "mistero delle due lune", l'ultima ipotesi nata di recente per spiegare l'origine e le caratteristiche del vicino corpo celeste. A compiere l'impresa sono due piccole ma perfezionatissime sonde dalla Nasa (Grail-A e Grail-B) partite sabato con un razzo Delta.

DIREZIONE LUNA - Entrambe sono nate da un'idea coltivata al Mit di Boston da Maria Zuber, che ora governa il gruppo di scienziati impegnati nell'analisi dei dati. Da mezzo secolo sono spedite sonde automatiche intorno al nostro satellite naturale che hanno scrutato ogni angolo della superficie. Altre sonde sono atterrate e hanno indagato direttamente il suolo e gli astronauti vi hanno camminato sopra portando a casa campioni ancora protetti in un'atmosfera d'azoto in attesa di scienziati che li studino. "Ma che cosa nasconda l'interno lunare ancora non lo sappiamo ed è l'obiettivo di questa doppia spedizione", sottolinea Ed Weiler responsabile delle missioni scientifiche all'ente spaziale americano. Finora si sa che nella "pallida sfera" si nascondono delle masse più dense (mascon) capaci di influenzare l'orbita delle sonde esercitando una maggiore attrazione. Ma si tratta di una conoscenza generica che oggi non basta più.

GRAVITÀ - "Le due sonde, infatti, compileranno mappe della gravità con dati migliaia di volte più precisi di quelli esistenti oggi", nota Weiler. Le Grail (Gravity Recovery And Interior Laboratory) impiegheranno tre mesi per arrivare a destinazione e poi si collocheranno su un'orbita circolare intorno alla Luna alta 50 chilometri. Fra loro saranno distanziate di 200 chilometri e comunicheranno esattamente in ogni istante al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena che gestisce la spedizione, la reciproca posizione. Ogni minima variazione servirà a mappare il livello di gravità consentendo di tracciare un identikit dell'interno. Tutto ciò persegue due scopi. Il primo riguarda la natura del nostro satellite naturale e le informazioni raccolte unite, ad esempio, allo studio dei flussi di calore, consentirà di tracciare anche l'evoluzione del corpo celeste che ci accompagna nello spazio. Il secondo scopo è rivolto all'esplorazione. Per procedere sia con l'indagine di altre sonde automatiche e poi con il futuro sbarco umano è essenziale disporre di una mappa gravitazionale precisa. Ed quello che forniranno nell'arco di 82 giorni Grail-A e B pesanti appena 200 chilogrammi ciascuna.

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