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5 Settembre 2011 ARCHEOLOGIA
Nevine El-Aref Al Ahram
IN EGITTO RIPRENDONO GLI SCAVI
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Dopo nove mesi d'interuzione, causati dalla rivolta di gennaio, settantacinque missioni archeologiche straniere hanno ripreso le loro attività sul territorio egiziano.

"Si tratta del 25 per cento di tutte le missioni archeologiche che operavano in Egitto, " ha dichiarato Mohamed Ismail, supervisore del Comitato Permanente e della Sezione per gli Affari delle Missioni straniere del Consiglio Supremo per le Antichità (SCA). Ha aggiunto che tutte le 300 missioni straniere, whche operavano in Egitto prima della rivolta, riprenderanno come d'uso i lavori nella stagione propizia. Ha osservato che i periodi delle loro stagioni di lavoro con coincidono.

Tra le missioni che hanno ripreso l'opera ci sono i tedeschi, che scavano nella città di Assiut, gli americani a Mit-Rahina, i giapponesi a Saqqara, gli spagnoli a Luxor, i francesi a Fayum e i polacchi nel Delta.

Ismail ha dichiarato che l'attuale stabilità politica ha stimolato altre missioni archeologiche straniere a promuovere scavi e restauri in Egitto. Ventiquattro missioni dall'America, dall'Italia e dalla Germania hanno inoltrato richieste al SCA e alle autorità di sicurezza per avviare operazioni archeologiche.

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