TRENTO. Nuova mostra-evento al Castello del Buonconsiglio di Trento: "Le grandi vie della civilità", che resterà aperta fino al 13 novembre. Grazie a straordinarie testimonianze, provenienti da numerosi musei europei, c'è una grande mostra archeologica dedicata alla scoperta di viaggi avventurosi dalla Preistoria alla Romanità, di uomini, donne, beni ed idee, intesa a proporre riflessioni sulle interazioni culturali, sugli incontri e scontri di civiltà che nell'antichità hanno determinato l'affermarsi di elementi comuni, linguaggi transculturali e fenomeni multiculturali.
Pioniere, esploratore, viaggiatore, colonizzatore, avventuriero, mercante e conquistatore l'uomo sfida i propri limiti solcando mari e oltrepassando le Alpi già a partire dal X millennio a.C.; sfrutta l'ingegno per ridurre lo sforzo del trasporto e accorciare le distanze, addomestica animali per la soma, il traino e la cavalcatura, e inventa la ruota; alla funzione pratica della barca si associano valori simbolici, legati anche al viaggio nell'Oltretomba.
Questa rassegna tematica si sviluppa in un percorso espositivo articolato in cinque sezioni a loro volta suddivise in varie sottosezioni.
La prima sezione, Beni e persone in movimento, afferisce la dimensione dell'esplorazione delle "zone di frontiera" e dell'ignoto e l'acquisizione di beni, esperienze e conoscenze; presenta materie prime, manufatti semilavorati e finiti, lingotti e ripostigli, ed unità di peso, ciò che consente di richiamare l'attenzione su fenomeni di accumulazione di ricchezza e sul valore premonetale del metallo; altri aspetti dello scambio sono evocati da alcuni prodotti di lusso come contenitori in metallo e in ceramica e quindi da monete e prodotti commerciali soggetti ad ampia diffusione, quali anfore e vasellame da mensa di epoca romana quando si "globalizza" il mercato; la destinazione funzionale di alcuni contenitori legati al consumo di bevande alcoliche permette di illustrare i percorsi seguiti da olio, vino e birra.
La seconda, La diffusione di nuovi saperi (tecnologie), mostra oggetti selezionati per richiamare emblematicamente i profondi cambiamenti derivanti dall'introduzione dell'economia agricola e di allevamento, e le innovazioni tecnologiche (dalla produzione dei primi contenitori in ceramica, all'uso di macine, della tessitura, del traino animale, della ruota, fino alla metallurgia e ad altre produzioni pirotecnologiche).
La terza, Lo stile di vita (ideologia), ascrive oggetti carichi di implicazioni ideologiche, intendendo illustrare alcuni fenomeni di trasmissione o coincidenze in senso lato per quanto riguarda comportamenti, gusti e mode in rapporto alla struttura e organizzazione sociale, così come la dimensione dell'esibizione del benessere e del lusso che accomuna, in termini transculturali, lo stile di vita dei ceti superiori, al di là delle specificità regionali.
La quarta sezione, Forme e idee in movimento (iconografia e ideologia religiosa), è dedicata in più nuclei tematici, a partire da quello dedicato alla rappresentazione, in più fasi cronologiche e secondo stili differenziati, alla figura della dea-madre. Il tema connesso della fertilità femminile, richiamato dall'accentuazione degli attributi sessuali, trova sviluppi in testimonianze iconografiche successive, come nel caso della Mater Matuta o di divinità femminili del pantheon greco-romano che risultano particolarmente efficaci; un altro nucleo tematico fa riferimento all'ampia circolazione dell'immagine eroica del guerriero o dell'atleta con riproduzioni plastiche o raffigurazioni, ed armamenti e bardature di cavallo (figure di bovini, cavalli, cervi e uccelli, espressioni "dell'arte animalistica" e altri soggetti documentati ad ampio raggio, come ad esempio la barca o il carro solare, l'albero della vita e la Signora o Signore degli Animali, insieme a modelli iconografici, di contenuti ideologici con adattamenti regionali).
La quinta sezione, Creazione di memorie e comunicazione (scrittura alfabetica), documenta la diffusione dei sistemi di scrittura alfabetica - da quella fenicia a quella greca ed etrusca -, unitamente al valore di codici di linguaggio assunto da raffigurazioni in particolare a tema mitologico.
di Michael A. Cremo, Richard L. Thompson2. Archeologia Misterica
di Luc Bürgin3. Archeologia dell'impossibile
di Volterri Roberto4. Archeologia eretica
di Luc Bürgin5. Il libro degli antichi misteri
di Reinhard Habeck6. Rennes-le-Château e il mistero dell'abbazia di Carol
di Roberto Volterri, Alessandro Piana7. Il mistero delle piramidi lombarde
di Vincenzo Di Gregorio8. Le dee viventi
di Marija Gimbutas9. Come ho trovato l'arca di Noè
di Angelo Palego10. Navi e marinai dell'antichità
di Lionel Casson
ARCHEOLOGIA BIBLICA
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